Da qualche mese appare nella bacheca del gruppo consiliare di minoranza gargnanese «Idee in Comune» un manifesto bianco con l’enigmatica e per certi versi stimolante domanda rivolta alla cittadinanza: «Ma avete almeno una idea di tutto quello che sta succedendo a Gargnano?».
La frase per ora è rimasta senza risposta e nemmeno in occasione degli ultimi due consigli comunali non si è registrato nessun accenno a questa singolare iniziativa. Il quesito sarà svelato in occasione di un incontro pubblico programmato alle 20.30 di martedì 31 gennaio nella sala dell’ex Municipio. «Parleremo dello stallo ai lavori nell’ex Società Lago di Garda, delle problematiche sorte in occasione dell’ampliamento dell’ex edificio della scuola d’arte (ora ospita gli alunni delle medie), di bilancio e altro ancora» spiega sornione il consigliere Bruno Bignotti senza anticipare nulla in proposito.
Per la cronaca i lavori di recupero del convento francescano ed ex oleificio-Società Lago di Garda sono fermi dall’estate del 2013 quando a seguito dello sventramento della copertura della «sala della cernita dei limoni», la Soprintendenza firmò il decreto di sospensione dei lavori. Nel marzo dello scorso anno poi, è approdata in consiglio comunale una proposta di variante al piano di recupero che lascerebbe a uso pubblico solo il chiostro e la parte da destinare a spazio espositivo.
Tutto il resto sarebbe convertito per il 94% a residenze private, al pari dell’area inizialmente destinata a parcheggi pubblici, eliminando il passaggio pedonale a lago e pedonalizzando il primo tratto di via Roma. In cambio la proprietà s’impegna a cedere al Comune 111 posti auto nel parcheggio multipiano, da costruire sotto il campo sportivo dell’oratorio su terreno di proprietà della Curia che sarà realizzato dalla stessa Società Lago di Garda.
In merito all’altro cantiere fermo, quello alle scuole medie, lo scorso settembre fu proprio un esposto delle minoranze ad accendere i riflettori su un ampliamento delle aule «senza che sia mai stata depositata relativa pratica ai cementi armati e soprattutto senza che sia stata rilasciata apposita autorizzazione sismica». In attesa della conclusione delle indagini, il cantiere è stato prudenzialmente fermato dagli amministratori.L.SCA.