L’orso affamato
è tornato a
caccia di miele

di Luciano Scarpetta
L’orso sorpreso a scorazzare in un apiario di Tignale  dalle fototrappole della Polizia provinciale
L’orso sorpreso a scorazzare in un apiario di Tignale dalle fototrappole della Polizia provinciale
L’orso sorpreso a scorazzare in un apiario di Tignale  dalle fototrappole della Polizia provinciale
L’orso sorpreso a scorazzare in un apiario di Tignale dalle fototrappole della Polizia provinciale

Non solo amanti delle escursioni, fotonaturalisti, appassionati di sport estremi, rafting e mountain bike. L’alto Garda ha sedotto anche gli orsi, anzi l’orso che contraddicendo l’indole «vagabonda» della sua specie sembra ormai aver scelto di insediarsi in pianta stabile nell’area fra Tignale e Tremosine.

Tre indizi, sotto forma di apparizione, stavolta fanno una prova. Ma se non bastasse ecco spuntare una testimonianza inoppugnabile, ovvero il filmato girato dalle foto trappole posizionate a Tignale dalla Polizia provinciale di Brescia che ricostruisce la serafica passeggiata di un plantigrado, uno splendido esemplare di circa 4 anni di età che a occhio supera il quintale di peso.

L’ORSO SI AGGIRA in un apiario in località Paül, in valle di Vione, a poca distanza dalla prima segnalazione di marzo nel borgo di Nangui dove aveva assaltato un pollaio e sbranato un’oca. Stavolta l’animale è stato filmato mentre tranquillo sta girovagando attorno all’apiario di proprietà di un residente, cercando di cibarsi di un po’ di miele.

DIECI GIORNI FA, A pochi chilometri in linea d’aria, probabilmente lo stesso esemplare, si era materializzato in località Volpera di Sermerio, facendo irruzione in un filare di arnie di proprietà dell’azienda di Tremosine «Apicoltura del Garda». L’orso aveva rovesciato quattro rifugi delle api e spargendo i telai fino ai bordi del bosco. Il banchetto venne completato la notte successiva, facendo incetta di miele nelle ultime due risparmiate in precedenza. «Per capire se stiamo parlando dello stesso esemplare maschio – spiegano gli agenti della Polizia Provinciale – dovremo attendere conferme dalle analisi sui campioni organici raccolti sul posto e inviati a Ispra.

SI TRATTA IN OGNI caso di un esemplare tranquillo «in dispersione» e - tengono a specificare gli agenti, «non è certamente il caso di alimentare allarmismi ingiustificati». In tanti anni di avvistamenti, da quando alla fine degli anni ’90 fu avviato il programma di reintroduzione «Life Ursus» nella confinante provincia di Trento, sono rarissimi gli incontri nel territorio bresciano fra l’orso e l’uomo nonostante dagli iniziali 9 esemplari oggi la popolazione di plantigradi abbia raggiunto le 50 unità. Due di questi proprio in alto Garda: nel 2003 a Briano di Gargnano un allevatore scorse un orso che riposava al sole, mentre qualche anno dopo diventò celebre la passeggiata dell'orso (ancora virale su youtube) vicino all'abitato della Pieve a Tremosine in val Brasa. Nel Bresciano oltre alle comparsate sul Garda, quest’anno si conta un’apparizione in Valcamonica nel mese di aprile a Vezza d’Oglio dove l’animale selvatico ha sbranato un’asina.

«NELL’EVENTUALITÀ di avvistamenti, segnalazioni di danni o indici di presenza si può contattare il 1515 o direttamente il Corpo di Polizia Provinciale.

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