La capitale del turismo assediata dal tanfo

di Luciano Scarpetta
Il mini-depeuratore realizzato in galleria: da qui proviene la puzza
Il mini-depeuratore realizzato in galleria: da qui proviene la puzza
Il mini-depeuratore realizzato in galleria: da qui proviene la puzza
Il mini-depeuratore realizzato in galleria: da qui proviene la puzza

«Tutto bello, bellissimo, meraviglioso. Ma che cos’è questa puzza?». Lo hanno chiesto al sindaco gli ospiti che sabato scorso erano a Limone per il taglio del nastro della nuova ciclabile a picco sul lago che ha lasciato tutta l’Italia a bocca aperta, fiore all’occhiello della capitale turistica dell’alto Garda. Perché quell’odore, proveniente dal depuratore e spinto verso il paese quando è sottovento, non passa inosservato. Nell’annosa «querelle» tra il Comune di Limone e Acque Bresciane (ex Garda Uno) per la gestione del servizio idrico, trova motivo di contrapposizione anche la gestione del depuratore consortile a servizio di Limone e Tremosine, inaugurato sei anni fa dall’allora Ministro dell’ambiente Corrado Clini. «ANCHE SABATO al taglio del nastro della ciclabile - racconta il sindaco Franceschino Risatti – più di una delle autorità presenti mi ha chiesto a cos’era dovuto il tanfo che si respirava in una delle ultime gallerie sulla Gardesana prima di arrivare in paese». Si tratta del tunnel «Tremosine», 1883 metri, dove otto anni nella zona compresa fra il lago dei Minatori e lo scarico della centrale Enel, è in funzione il mini depuratore. «In queste ore - comunica Risatti - ho ricordato in una lettera all’Ufficio d’Ambito di Brescia e ad Acque Bresciane le problematiche dell’impianto, fonte di emissioni di continui cattivi odori e oggetto di quotidiane lamentele. Qui la sera, spinto dal vento proveniente da sud del lago, il tanfo viene percepito anche dai turisti nei campeggi e negli alberghi alle porte del paese (Limone dista circa 2,5 km dal collettore) e non è certo una bella sensazione». La costruzione del nuovo impianto modulare per iniziativa di Garda Uno, è stato realizzato per adattarsi anche alla notevole fluttuazione della popolazione, gestendo i reflui fognari fino a 28 mila persone: ha richiesto un investimento di 6 milioni 875 mila euro, finanziati per 3 milioni 615 mila euro dalla Regione, per un milione 290 mila dall’Autorità d’ambito, per 650 mila da Garda Uno e per un milione 320 mila dalla ditta Saceccav. «QUESTA SITUAZIONE si trascina da anni - incalza il sindaco Franceschino Risatti - e non può che essere sintomo di una gestione del depuratore a dir poco sommaria, per la quale il Comune di Limone contribuisce al funzionamento con 508mila euro annue. Ci sarà un motivo per il quale i tedeschi hanno soprannominato “Stinkstunnell” (la galleria della puzza) quel tratto di strada». Proprio per questo il Comune di Limone pare sia destinato a non fermarsi qui: «Visto che la situazione perdura nel tempo compromettendo l’immagine turistica - anticipa il sindaco Risatti - saremo costretti ad inviare la segnalazione di questa incresciosa anomalia a tutte le autorità competenti: Procura della Repubblica, Arpa, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Carabinieri Noe, Carabinieri Forestali e contemporaneamente a intentare una causa per danni». •

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