La Fondazione cambia «look»
Una marcia in più per i servizi

di Sergio Zanca
La Croce rossa di Salò
La Croce rossa di Salò
La Croce rossa di Salò
La Croce rossa di Salò

Cambia volto la struttura giuridica della Fondazione servizi integrati gardesani che si trasforma in azienda speciale consortile. Un cambio d’abito sostanziale perchè permetterà all’ente una maggiore libertà di azione nel reperimento delle risorse economiche per lo svolgimento dell’attività. La trasformazione è all’esame dei singoli consigli comunali che devono approvare il nuovo statuto.

LA FONDAZIONE è stata costituita nel maggio 2008 dalla Comunità montana parco Alto Garda e dai sindaci di 22 Comuni della riviera, da Sirmione a Bedizzole, a Limone. Ha sede a Salò, nel palazzo della Croce rossa italiana, e svolge in forma associata le attività sociosanitarie riguardanti gli anziani, le famiglie ed i minori, i disabili mentali, i portatori di handicap psicofisici, gli emarginati. Si occupa anche delle problematiche collegate alla tossicodipendenza e all’immigrazione.

Il direttore generale, Davide Boglioni, spiega i motivi del cambiamento. «All’inizio i Comuni hanno conferito un capitale di 60 mila euro complessivi, diventati 220 mila al 31 dicembre 2015. Le minori complessità gestionali hanno indotto a creare una persona giuridica privata, la Fondazione. Ma col tempo le problematiche sono aumentate. Inoltre ci è precluso accedere direttamente ai fondi stanziati dalla Regione Lombardia, tant’è che ultimamente Desenzano e Lonato hanno assunto il ruolo di capofila per portare avanti determinate richieste di contributo».

«Con la trasformazione in Azienda speciale potremo invece agire direttamente, altre situazioni sono legate all’esercizio di alcuni servizi specifici, per esempio quello dell’integrazione lavorativa, dove la normativa prevede per le Fondazioni o le società l’obbligo di essere presenti in almeno due province, per cui oggi dobbiamo appoggiarci alla Associazione mutilati e invalidi di Bergamo, con maggiori costi». Dall’aprile 2013 la Fondazione, presieduta dal medico Stefano Visconti, ha assunto anche la gestione della Casa della Fraternità della Croce Rossa, dove sono ospitate quattro comunità per minori o per donne vittime di violenza. E si sta anche sperimentando la gestione di Centri di aggregazione giovanili e di centri ricreativi estivi.

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