La foresta invade l’alto Garda
Metà dei boschi lombardi è qui

di Luciano Scarpetta
Il verde dell’alto Garda: è qui la metà dei boschi demaniali lombardi
Il verde dell’alto Garda: è qui la metà dei boschi demaniali lombardi
Il verde dell’alto Garda: è qui la metà dei boschi demaniali lombardi
Il verde dell’alto Garda: è qui la metà dei boschi demaniali lombardi

«Abbiamo una miniera a cielo aperto ma non la utilizziamo». È questo il giudizio del presidente Ersaf Elisabetta Parravicini nel presentare il rapporto dell’Ente forestale lombardo, che si riferisce ai dati disponibili a fine 2015, sullo stato delle foreste in Lombardia.

Considerazioni che toccano da vicino l’alto Garda bresciano, il territorio che ospita con i suoi 11 mila ettari di foresta nel Parco, la metà dei boschi demaniali lombardi.

LO STUDIO è giunto alla sua nona edizione ed è stato presentato alla Commissione permanente Agricoltura, montagna, foreste e parchi della Regione, l’11 gennaio a Palazzo Pirelli: «Abbiamo un bosco sempre più grande, una risorsa sempre più preziosa ma è necessario far vivere la foresta. Da alcuni anni - illustra la presidente Parravicini - il rapporto sullo stato delle foreste di Lombardia ci sta dicendo la stessa cosa».

Qual è il messaggio? Che la superficie boscata continua ad aumentare, 625.906 ettari, +0,24% sul 2014, un fenomeno che prosegue da anni, nascondendo due aspetti contraddittori: «Da un lato l’ampliamento della superficie delle foreste, dall’altro - è l’analisi - l’abbandono di pascoli e prati che vengono sostituiti dal bosco. Questo pur ridotto incremento annuo porta al risultato che negli ultimi 50 anni la superficie forestale lombarda è quasi raddoppiata, ponendo questioni di qualità e quantità nuovi, a partire dalla graduale trasformazione del paesaggio».

Oggi ogni cittadino della Regione ha a sua disposizione 625 mq di bosco. Pochi, rispetto alla media mondiale di 6 mila mq pro capite, ma tanti nel cuore della regione più industrializzata e, purtroppo, anche più cementificata d’Italia. Ogni anno si preleva meno del 20% della ricrescita annua, lasciando in sostanza inutilizzata questa risorsa ambientale

«Ersaf fa la sua parte - conclude la presidente - curando i boschi, tutelando l’ambiente e le biodiversità, cercando di dare valore alle foreste con i suoi tecnici forestali, i suoi operai, i suoi collaboratori e i suoi partner sul territorio».

Soprattutto nel bresciano, territorio al primo posto per estensione con i suoi 170.873 ettari dove, come detto in precedenza, troviamo in alto Garda, nella foresta Gardesana Occidentale, la metà dei boschi demaniali lombardi.

Uno spettacolare spot turistico internazionale, con i suoi panorami e le ambientazioni mediterranee della fascia costiera del lago e i contrasti decisamente alpini degli altopiani dell’entroterra.

VARIETÀ di paesaggi che comportano sforzi non indifferenti di gestione (nella Val di Vesta in Valvestino è situata anche un’ampia area wilderness di 1500 ettari a protezione totale e priva di attività umane) ma che fortunatamente, nonostante il progressivo abbandono delle pratiche agricole, vengono riscoperti e apprezzati da un turismo che cresce.

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