La tangenziale esce
dal tunnel: «Mai più
Tir in mezzo alle case»

di Alessandro Gatta
Il bivio della Sp78: la tangenzialina intercetterà il traffico pesanteIl tratto finale di via delle Monache coinvolto dalla tangenzialina
Il bivio della Sp78: la tangenzialina intercetterà il traffico pesanteIl tratto finale di via delle Monache coinvolto dalla tangenzialina
Il bivio della Sp78: la tangenzialina intercetterà il traffico pesanteIl tratto finale di via delle Monache coinvolto dalla tangenzialina
Il bivio della Sp78: la tangenzialina intercetterà il traffico pesanteIl tratto finale di via delle Monache coinvolto dalla tangenzialina

Rumori molesti e inquinamento, decine di camion con il chiaro e con il buio, i danni permanenti al manto stradale: con la nuova tangenzialina di Carzago potrebbe davvero essere la fine dell’incubo per i residenti di via delle Monache. Del progetto si parla da tempo, da troppo tempo: ormai da quasi un decennio. MA IL SINDACO di Calvagese Simonetta Gabana stavolta è ottimista e annuncia l’ipotesi di un avvio dei cantieri entro la fine dell’anno, magari già in autunno: «La progettazione definitiva è quasi conclusa, in parallelo stiamo lavorando agli espropri, che contiamo di portare a termine solo con gli accordi bonari, poi toccherà alla Provincia appaltare le opere e dirigere i lavori». Non è un affare da poco, anzi: il nuovo tratto stradale misura quasi un chilometro e mezzo, per realizzarlo ci vorranno circa 2 milioni e mezzo di euro. Così distribuiti: 1,3 milioni a carico della Provincia, 730mila a carico di alcune aziende del circondario sulla base della convenzione firmata con il Comune, 250mila a carico del municipio di Calvagese e altrettanti per quello di Polpenazze. LA NUOVA STRADA è di fatto una variante alla Sp78 che porta a Bedizzole e Lonato: il progetto prevede una nuova rotatoria proprio sulla Sp78, il percorso raggiungerà poi via Trieste (dove è prevista una seconda rotonda) e infine verso via Polpenazze, in direzione Bottenago, dove c’è già una rotatoria ma che verrà ampliata. L’obiettivo è appunto quello di limitare, anzi abolire il (fastidioso) transito dei mezzi pesanti che passano anche in mezzo alle case, in via delle Monache: «I residenti non sono tanti - spiega ancora Gabana – ma sappiamo che il problema c’è ed è irrisolto da anni. Il primo progetto risale al 2010, poi revisionato nel 2013, ma la prima dichiarazione d’intenti è ancora precedente. Ci è voluto tanto tempo, complici le lungaggini burocratiche, ma la tangenzialina era l’unica soluzione percorribile: era impossibile infatti vietare il transito. Le origini del problema sono riconducibili a un’errata programmazione urbanistica: è stato uno sbaglio mettere insieme gli ambiti residenziali e quelli produttivi». Nella zona sono tante le aziende, anche oltre confine (come la Rmb di Polpenazze): di conseguenza, sono tanti anche i camion. «Ringraziamo la Provincia per l’impegno di questi anni - conclude Gabana – per aver compreso il problema e aver fatto il possibile per risolverlo». Ultimi step, sperano i residenti: il tracciato è stato inserito nella variante al Pgt approvata a dicembre, lo studio di fattibilità approvato in giunta a gennaio. Ora mancano il definitivo, gli espropri (che coinvolgono una ventina di proprietari) e l’appalto dei lavori. •

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