Lago di Garda, 100 milioni e un «mistero»

di Luciano Scarpetta
Mariastella Gelmini e Giovanni Peretti ora chiedono di «fare presto»
Mariastella Gelmini e Giovanni Peretti ora chiedono di «fare presto»
Mariastella Gelmini e Giovanni Peretti ora chiedono di «fare presto»
Mariastella Gelmini e Giovanni Peretti ora chiedono di «fare presto»

Tra tanti dubbi che da mesi si trascinano sul mega progetto di collettori e depuratori del Garda, finalmente una certezza, che non era scontata: il cambio al governo non ha fatto «saltare» i cento milioni erogati dallo Stato. Ieri pomeriggio la presidente della Comunità del Garda, Mariastella Gelmini, ha comunicato che con Decreto del direttore generale del ministero dell’Ambiente, registrato anche alla Corte dei Conti, quel maxi «assegno» da cento milioni è impegnato, certo ed effettivo. «È STATO PREMIATO - commenta con soddisfazione la presidente Mariastella Gelmini - il lavoro sinergico dei parlamentari gardesani, della Comunità del Garda, dell’Ats Garda Ambiente e di tutti i Comuni aderenti, di Gardauno e di Ags». Quaranta milioni sono impegnati per le opere in area veneta e sessanta per le opere sulla sponda lombarda, tra le quali un nuovo depuratore. «Un ringraziamento speciale - sottolinea il segretario generale della Comunità del Garda, Pierlucio Ceresa – va al presidente onorario, senatore Aventino Frau per il lavoro profuso alle origini di questa importante iniziativa». MA ADESSO? Adesso bisogna prendere le decisioni troppo a lungo rimandate e dare inizio effettivo all’operazione. Ora l’appello della presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini e del presidente di Ats Garda Ambiente Giovanni Peretti, è rivolto all’Ufficio d’Ambito di Brescia e ad Acque Bresciane affinché si decida l’ubicazione del depuratore per la sponda bresciana, anche e soprattutto alla luce di quanto emerso dallo studio del professor Giorgio Bertanza dell’Università di Brescia. Risultati d’indagine non ancora resi noti da Acque bresciane e attesi, si spera, in settembre. «ASCOLTATE anche le esigenze dei sindaci del territorio - auspica Gelmini - chiediamo che venga decisa quanto prima l’ubicazione del depuratore in area bresciana. Questa battaglia non è ancora vinta, le risorse finalmente ci sono, ma non sprechiamo questa occasione» Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Peretti, presidente di Ats, lassociazione che unisce una trentina di Comuni: «Il traguardo raggiunto non è da poco, adesso aspettiamo di capire da Acque Bresciane come muoverci. Ci dicano in fretta se intendono realizzare un nuovo depuratore nel Bresciano, e dove, o potenziando quello a Peschiera. Non vorrei che fosse una sconfitta della politica bresciana quella di non saper scegliere». Ma anche la sponda veronese attende per il 5 settembre il pronunciamento del Tarsulla gara per la progettazione definitiva. •

Suggerimenti