Notte di fuoco a Calvagese, in pieno centro e a due passi dal municipio: per cause ancora da accertare, anche se l’ipotesi più accreditata rimane per ora quella di un incendio accidentale, un’automobile ha preso fuoco per poi coinvolgere con le fiamme altre tre auto parcheggiate accanto.
Decisivo l’intervento dei Vigili del Fuoco di Salò, allertati intorno alle 5.30 del mattino: in poco meno di un quarto d’ora sono riusciti a spegnere le fiamme, ci sono volute però almeno un paio d’ore per mettere in sicurezza la zona.
Sono tre le vetture che comunque sono andate completamente distrutte, bruciate da cima a fondo: una Opel Astra, il mezzo da cui sarebbero scaturite le fiamme, una Lancia Y e una Fiat Punto. Solo la quarta, una Fiat Panda vecchio modello, è rimasta praticamente «illesa», con bruciature evidenti solamente sulla fiancata, ma ancora funzionante. Sulla dinamica indagano anche i Carabinieri della Compagnia di Desenzano, Sulle cause dell’incendio non sono state trovate tracce da far pensare ad una matrice dolosa.
Si sarebbe trattato di una combustione cosiddetta «elettrica», causata da un corto circuito tra batteria e motore, anche se spento. La chiamata al 112 è arrivata alle 5.35 di ieri mattina: a dare l’allarme un camionista che passava di lì per caso, forse poco prima di cominciare il turno di lavoro. Tutto è successo in piazza degli Alpini, a poche centinaia di metri di distanza la sede del municipio, della Polizia Locale e il bar Centrale. Le auto erano parcheggiate nell’area di sosta di pertinenza di una palazzina e sono tutte di proprietà dei residenti. Tra di loro anche una ragazza giovanissima, disperata alla vista della sua auto completamente distrutta, appena acquistata e con quattro anni di rate ancora da pagare. Unica consolazione: nessun ferito. Nessuno dei residenti si sarebbe accorto di nulla, almeno fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. Solo in un secondo momento, quando le fiamme ormai erano già divampate, i clacson delle auto in sosta hanno cominciato a suonare all’impazzata. Notte di superlavoro per i militi: solo poche ore prima erano intervenuti per un cortocircuito in un’azienda di Picedo di Polpenazze.