Lido Cantarane, allarme batterico rientrato

di Maria Lisa Piaterra
Il lido Cantarane di Lugana:  già oggi potrebbe essere revocato il divieto di balneazione
Il lido Cantarane di Lugana: già oggi potrebbe essere revocato il divieto di balneazione
Il lido Cantarane di Lugana:  già oggi potrebbe essere revocato il divieto di balneazione
Il lido Cantarane di Lugana: già oggi potrebbe essere revocato il divieto di balneazione

Allarme batteriologico rientrato a Lugana di Sirmione, in località Cantarane, anche se resta in vigore il divieto temporaneo di balneabilità, che probabilmente verrà revocato già nella giornata di oggi. Il campionamento effettuato mercoledì dall’Ats di Brescia ha infatti evidenziato una carica batterica del parametro escherichia coli di 8 Mpn («most probable number», cioè numero più probabile di microorganismi) per 100 millilitri, ben al di sotto dei 1.000 Mpn massimi previsti. L’ordinanza era scattata nel pomeriggio di mercoledì a causa del riscontro di una carica batterica fecale sopra i limiti. I RISULTATI dei controlli quindicinali effettuati dall’Ats di Brescia avevano infatti evidenziato in data 27 agosto una concentrazione di Escherichia Coli di 1.414 Mpn per 100 ml. Immediata l’ordinanza dell’Amministrazione Comunale, che attraverso apposita segnaletica ha posto il divieto di balneazione. Quali siano le cause che hanno portato al verificarsi di questo fenomeno, rientrato nell’arco di 48 ore, è presto per dirlo anche se alcune supposizioni prendono corpo. Pare improbabile si possa trattare di uno scarico abusivo, anche se a questo proposito sono ancora in corso i controlli da parte dell’ufficio tecnico del Comune e di Acque Bresciane. Non essendo presenti scarichi ordinari nella zona, l’ipotesi più accreditata sembra essere quella di un accumulo organico dovuto alla presenza di un numero considerevole di imbarcazioni ormeggiate al largo. Gli elevati valori riscontrati il 27 agosto sarebbero dunque riconducibili a un’eccessiva antropizzazione delle acque antistanti il lido di Lugana, unitamente alla conformazione della zona, dove si riscontra un forte ristagno dell’acqua a causa delle scarse correnti. Ma sono solo ipotesi. «Al momento - fanno sapere dall’Ats - non ci sono elementi oggettivi che permettano di chiarire il perché del fenomeno». Situazione peraltro mai riscontrata prima nelle acque circostanti la penisola. Lo specchio d’acqua interdetto alla balneazione rientra, tra l’altro, nell’area posta sotto sequestro penale lo scorso gennaio dall’autorità giudiziaria, a seguito di una difformità riscontrata nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione della passeggiata a lago. Area pertanto inaccessibile al pubblico, ma di fatto meta quotidiana di numerosissimi turisti incuranti di transenne e sigilli. Inevitabili le ripercussioni che la notizia del divieto di balneazione ha suscitato. A prendere posizione sul tema il Movimento 5 Stelle di Sirmione. «IN UNA ZONA già deturpata da ponti crollati e spiagge sotto sequestro - si legge in una nota diffusa ieri - si presenta ora l’ennesimo problema, speriamo che il Comune si attivi prendendo provvedimenti per dare soluzioni e non si limiti a dichiarazioni di circostanza, visto che si gioca con la salute delle persone». I grillini hanno inoltre reso noto che dallo scorso maggio sono al lavoro sulla costa della penisola, analogamente a quanto fatto dai colleghi desenzanesi, per individuare eventuali scarichi abusivi. La complessa situazione che durante questa stagione estiva ha interessato il percorso naturalistico Lugana Marina sarà al centro di una conferenza stampa indetta dall’Amministrazione Comunale per questa mattina. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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