Manerba mette al bando il circo con animali

Niente più tigri e leoni a Manerba
Niente più tigri e leoni a Manerba
Niente più tigri e leoni a Manerba
Niente più tigri e leoni a Manerba

Il circo con gli animali bandito per sempre da Manerba: lo ha deliberato la giunta pochi giorni fa con un apposito «divieto di attendamento», provvedimento che anticipa la realizzazione di un regolamento ad hoc che dovrà passare in consiglio comunale e che dovrà disciplinare la materia, «con particolare attenzione al divieto di attendamento nel territorio comunale di circhi e mostre viaggianti con esemplari di animali selvatici o esotici».

LA DELIBERA è già immediatamente eseguibile, e nella pratica già applicata: niente più circhi con animali nel territorio comunale. «Ci eravamo impegnati ancora la scorsa estate, quando in luglio il circo era arrivato a Manerba - spiega il sindaco Isidoro Bertini - In attesa della definizione di un regolamento completo, e che interessi anche disposizioni, regole e cautele pure per i possessori di animali domestici, abbiamo deliberato il divieto accogliendo una serie di direttive europee e di trattati internazionali».

Il provvedimento ricalca in qualche modo quanto già adottato a Puegnago dal sindaco Adelio Zeni: anche lui era intervenuto a gamba a tesa sul tema del circo, vietandone però la sistemazione in una zona definita «delicata» e con problemi di viabilità e sicurezza, intervenendo sulla location con una precisa variante urbanistica.

Proprio per questo motivo il circo con gli animali la scorsa estate si sarebbe trasferito a Manerba: adesso non potrà più farlo. Esultano gli animalisti. «Abbiamo manifestato per quattro anni, tutte le estati quando il circo arrivava, e dopo mille proteste e dibattiti il circo che sfrutta gli animali non ha più potuto attendare a Puegnago - scrive su Facebook Alice Olivari, giovane cantante di Manerba e attiva animalista - Quest’estate però il circo si è posizionato a Manerba. Per fortuna ho trovato l’appoggio del sindaco, che mi ha promesso che il circo non avrebbe più potuto attendare sul territorio. Così è stato. È una vittoria».A.GAT.

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