Già lo chiamano il Tripadvisor della ridotta mobilità: un portale web continuamente aggiornato in cui un po’ alla volta sarà pubblicato il primo censimento delle strutture ricettive, di locali e negozi, di servizi, attività e percorsi del lago di Garda catalogati attraverso una precisa «scala di accessibilità», in modo che il turista disabile, o con problemi di mobilità di qualunque tipo, e anche straniero, possa conoscere con estrema precisione cosa può fare e cosa no, dove può andare e in che modo. E non è finita: a margine del censimento partirà anche una grande campagna formativa in ambito di gestione e accoglienza di ospiti con disabilità. UN PROGETTO unico in Italia, su cui si lavora ormai da un paio d’anni e che adesso è davvero pronto a cominciare: da un’idea del vulcanico Marco «Mastro» Bottardi, desenzanese doc rimasto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, insieme agli amici di sempre Giuliana Ghidini e Saulo Della Valle, i fondatori dell’associazione Garda Lago Accessibile, capofila del progetto e affiancata nel (lungo) lavoro della sezione italiana della Hsa, la Handicapped Scuba Association, e dalla X-Garda Service Academy. «Passo dopo passo, anzi ruota dopo ruota», dice Mastro: il censimento prenderà il via dalla dozzina di ristoranti associati a «Cibo di Mezzo», e sarà proprio il Mastro, attrezzato con una GoPro, a percorrere saloni, bagni e ingressi dei vari locali. «Il censimento avrà un preciso protocollo - spiega Lorenzo Tononi di X-Garda Service - sulle caratteristiche del locale, l’entrata e l’uscita, la tipologia dei bagni, i plateatici, i parcheggi. E il progetto poi si estenderà alle strutture ricettive, ai centri sportivi, ai negozi e pure ai dentisti e ai parrucchieri. Con il drone riprenderemo dall’altro paesi e strade, per dare un’idea precisa al disabile di cosa si troverà di fronte». La formazione: «Verrà messo in campo un vero sistema didattico - dice Stefano Torti di Hsa Italia - con corsi base e per esperti, per far fronte a quello che è ancora oggi purtroppo un approccio sbagliato». Un esempio: anche se il ristorante ha un gradino che non si può ammorbidire con una rampa, il personale se preparato potrebbe lo stesso accogliere i disabili. Infine lo sport: «Ho fatto vela, parapendio, nuoto, proverò a fare kite surf e attività subacquee - dice ancora il Mastro - Tutto quello che ci vuole per organizzare una vacanza attiva a 360 gradi, anche sul Garda, il nostro bellissimo patrimonio». Tra gli altri attori coinvolti anche la Navigarda, che già oggi ha tutti gli scali accessibili, attrezzature e personale formato: lo scorso anno ha trasportato più di 8000 passeggeri disabili (e accompagnatori). Poi i comuni, quello di Desenzano in primis, e la Regione con l’endorsement del consigliere Claudia Carzeri: «Le istituzioni hanno il dovere di essere presenti - ha concluso il sindaco Guido Malinverno - e sarà compito mio cercare di sensibilizzare altri sindaci e altri enti». Il guanto di sfida è lanciato, il motto anche: «Mission IS Possible», la missione è possibile. Porte aperte a chiunque voglia collaborare. Info: censimento@gardalagoaccessibile.it. • © RIPRODUZIONE RISERVATA