Nell’Eden di Piovere rifioriscono le limonaie

di Luciano Scarpetta
La limonaia del Prà de la Fam è il fiore all’occhiello di Tignale
La limonaia del Prà de la Fam è il fiore all’occhiello di Tignale
La limonaia del Prà de la Fam è il fiore all’occhiello di Tignale
La limonaia del Prà de la Fam è il fiore all’occhiello di Tignale

Passano anche da Tignale la riscoperta e la valorizzazione delle antiche limonaie. Grazie all’opportunità offerta da un bando finanziato da Fondazione Cariplo, questa settimana il Comune ha incontrato i proprietari di alcuni fondi della frazione di Piovere illustrando lo studio di fattibilità per il recupero di cinque limonaie attualmente in disuso nei pressi del borgo. «L’idea della valorizzazione delle limonaie del nostro territorio - spiega l’assessore al Turismo Luigi Bertoldi - può diventare un fattore importante di innovazione e crescita sia sociale che economica, nello specifico della frazione di Piovere, soprattutto se inserita all’interno di politiche di sviluppo territoriale messe a punto grazie all’esperienza maturata gestendo il Prà de la Fam». Il recupero dei vecchi agrumeti è legato anche alla filiera turistica: il Comune agirà da cabina di regia per i privati che potranno anche intervenire sui «caselli» delle limonaie in ottica ricettiva-residenziale. Per un’offerta turistica destinata non solo ai mesi estivi ma anche alla bassa stagione. All’incontro in municipio erano presenti, oltre ai proprietari delle limonaie, anche i rappresentanti della Agri-Coop Alto Garda Verde, cooperativa che già collabora con il Comune di Tignale per la manutenzione della limonaia al Prà de la Fam, della Latteria Turnaria di Tignale, dell’azienda speciale Tignale Servizi e di Tre Esse, neonata cooperativa di solidarietà sociale. «I proprietari - prosegue nella disamina Bertoldi - hanno manifestato interesse anche a conferire il fondo a un’ipotetica cooperativa di gestione. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la proposta progettuale da sottoporre entro il 6 febbraio a finanziamento del 70% tramite bando». Nel frattempo verrà sottoscritta la lettera d’intenti dai proprietari delle limonaie e dai partner di progetto presenti all’incontro. Nota niente affatto marginale: oltre al recupero produttivo delle limonaie della frazione di Piovere, il Comune ha in cassetto anche il recupero dell’antica cedraia situata a fianco del Prà de la Fam. DI PROPRIETÀ della famiglia Parisini di Gargnano (il primo documento datato 27 luglio 1754 attesta proprio la costruzione del «giardino vecchio»), l’intero complesso è stato affidato in gestione al Comune fino al 2039. Stiamo parlando di una delle limonaie più grandi e ancora perfettamente in produzione di tutto il comprensorio benacense, dal 2011 riconosciuta Ecomuseo dalla Regione. Al suo interno sono coltivate con metodi tradizionali quasi una novantina di piante di limone, oltre a cedri, aranci amari, mandarini e bergamotti. Dopo i recenti lavori di ristrutturazione anche a fini museali e turistici (all’interno sono stati realizzati spazi per l’accoglienza dei visitatori, locali per l’assaggio di prodotti a filiera corta del territorio, pannelli illustrativi e servizi igienici), la cattedrale degli agrumi gardesana, al pari delle limonaie di Gargnano e Limone, è diventata il simbolo del turismo di qualità destinato a rafforzare il sogno di un lago patrimonio Unesco. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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