No Tav, tre flash mob contro i 5Stelle

di Flavio Marcolini
Una manifestazione contro il progetto dell’alta velocità sul Garda
Una manifestazione contro il progetto dell’alta velocità sul Garda
Una manifestazione contro il progetto dell’alta velocità sul Garda
Una manifestazione contro il progetto dell’alta velocità sul Garda

Sul territorio gardesano la partecipazione dei Cinque Stelle al governo del Paese non poteva non alimentare le speranze del Coordinamento No Tav Brescia-Verona in un ripensamento su questa nuova grande opera pubblica. «Dopo anni di sordità istituzionale alle istanze in difesa del territorio da progetti inutili, costosi, devastanti per l’ambiente e il bilancio dello Stato, era lecito attendersi da chi aveva sempre condiviso queste istanze dall’opposizione, una posizione coerente nella partecipazione al governo» scrivono gli ambientalisti in una nota, lamentando però la latitanza dei grillini: «Purtroppo siamo ancora in attesa di decisioni che portino a quella ridiscussione del progetto, nonostante sia stato uno degli argomenti utilizzati nella campagna elettorale dei pentastellati. Nel frattempo Cepav2 e Rfi stanno andando avanti nel loro iter indisturbati». Dopo l’approvazione del progetto per la tratta Brescia-Verona da parte del Cipe con 309 prescrizioni (e l’immediata registrazione della Corte dei Conti proprio alla vigilia delle elezioni politiche), c’è stata la firma del contratto alla vigilia della fiducia del nuovo Governo. «E questo nonostante avessimo avvisato per tempo il Movimento Cinque Stelle, nei suoi rappresentanti locali e nazionali, di questo rischio che renderebbe il blocco del progetto più costoso, oltre agli oneri di progettazione dovrebbero aggiungersi gli eventuali danni» osservano. Per i No Tav «ora è giunta l’ora di dare una sveglia, non solo virtuale, ai responsabili dei Cinque Stelle locali e nazionali, e una sveglia molto rumorosa al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli perché le parole diventino fatti immediati». «Ai consiglieri comunali e regionali chiediamo pubbliche prese di posizione sui mass media che confermino la loro contrarietà al progetto» precisa il fronte della protesta che da qualche settimana è con le antenne ritte in attesa di captare notizie sull’apertura del cantiere. «Al ministro - insistono - chiediamo prima di tutto il blocco dell’iter dell’opera immediato in attesa della conferma della ventilata analisi di costi e benefici». E per rafforzare il segnale organizzano «tre flash mob carichi di sveglie davanti alle sedi pentastellate: il primo questa mattina alle ore 11. 30 in piazza Bettelloni a Peschiera del Garda; domani alle 18.30 in via Gabriele Rosa 26 a Brescia e martedì 17 luglio alle 11.30 in Piazza Bra a Verona. L’ennesimo segnale di insofferenza di un fronte della protesta molto ampio che tra Brescia e il lago di Garda in questi mesi è riuscito a tener alta l’attenzione di un progetto da sempre avversato. E che invece potrebbe aprire presto i cantieri. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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