Nuove generazioni
La Mano nel verde
è una guida sicura

Rinverdendo una lunga tradizione la  compagnia «Star in teatro» ha già messo in scena tre  spettacoli La croce di Cracovia esposta durante la Giornata mondiale della gioventùLa piazza di Manerba diventa spesso una filiale  dell’oratorio
Rinverdendo una lunga tradizione la compagnia «Star in teatro» ha già messo in scena tre spettacoli La croce di Cracovia esposta durante la Giornata mondiale della gioventùLa piazza di Manerba diventa spesso una filiale dell’oratorio
Rinverdendo una lunga tradizione la  compagnia «Star in teatro» ha già messo in scena tre  spettacoli La croce di Cracovia esposta durante la Giornata mondiale della gioventùLa piazza di Manerba diventa spesso una filiale  dell’oratorio
Rinverdendo una lunga tradizione la compagnia «Star in teatro» ha già messo in scena tre spettacoli La croce di Cracovia esposta durante la Giornata mondiale della gioventùLa piazza di Manerba diventa spesso una filiale dell’oratorio

Gian Battista Muzzi

Dal primo dopoguerra fino al 1964 la parrocchia di Manerba è stata guidata da don Angelo Franceschetti. Uomo dalla tradizione e dall’educazione un po’ rigida, costruisce e modella la comunità a sua immagine e somiglianza. Il sacerdote si prodiga nel radicare sul territorio l'Azione Cattolica in tutti i suoi rami, maschile e femminile, piccoli e grandi. Con lui collaborano i giovani curati, il cui turn over è troppo precipitoso per lasciare un segno nella formazione della gioventù.

TUTTAVIA, alcune iniziative nel cinema-teatro, costruito negli anni Trenta, servono a tener vivi i gruppi parrocchiali. Al suo ritiro arrivano un nuovo parroco, don Mario Squarzoni proveniente da Roverchiara, e il giovane curato don Sergio Marcazzani. La vita parrocchiale si rianima e anche quella dell'oratorio. Incomincia la tradizione del Carnevale e quella del concorso canoro che mette in vetrina i giovani cantanti. Nel 1966 vengono organizzati i «pullman della neve» per trasferire, dopo la messa domenicale, i giovani sui campi di sci. Nel 1967 nasce, per merito di alcuni giovani dell'Azione Cattolica, il Club 19, che organizza cineforum nel teatro ampliato e tornei, mentre collabora con la Pro loco nell'allestimento di attività turistico-folkloristiche. Viene distribuito anche un foglio parrocchiale, costruito nell'oratorio, intitolato «Fom Vergot» per stimolare i giovani ad uscire dal torpore delle vecchie tradizioni. Nel 1970 don Sergio Marcazzani lascia Manerba, viene trasferito a Lonato ed è sostituito dal curato don Tarcisio Soldà, che prosegue nelle iniziative già avviate dal predecessore. Nel 1980, sempre sotto l’egida del parroco don Mario Squarzoni, giunge il curato don Mario Filippi, proveniente dalla parrocchia di Castelnuovo del Garda. Con lui nascono i Grest, i Campiscuola, le commedie a Carnevale, i ritiri dei giovani della Valtenesi al santuario del Carmine di San Felice. Anche le «scuolette», il vecchio oratorio, vengono sistemate per il catechismo dei ragazzi e il cortile viene arricchito di una piastra al quarzo. Don Mario si ferma una decina d'anni.

NEL FRATTEMPO il parroco non ha mai cessato un attimo di cullare un sogno: quello dell'oratorio nuovo. Ha fatto redarre nel 1988 un piano di recupero degli spazi dismessi vicini alla chiesa ma, nel 1981, la morte improvvisa gli impedisce di portare a termine l’opera. Il parroco che lo sostituì, don Gianpaolo Tazzoli, rimase fino al 2003. Ma il progetto rimase nel cassetto. Lo realizzò, invece, don Raffaele Rizza, che resse la parrocchia fino al 2013. Il 26 aprile 2009 fu posta la prima pietra e il 16 ottobre 2011 fu inaugurato il nuovo oratorio «La Mano nel verde» dedicato, dedicato alla memoria di don Squarzoni. Dal 2013 don Ivo Fiorini continua la tradizione oratoriana coadiuvato da tanti volontari.

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