Per il Palazzo della cultura è già scattata la «fase due»

di SE.ZA.

Si è parlato del nuovo Palazzo della Cultura di Salò, dei passi avanti già compiuti nella sua realizzazione, all’affollata assemblea pubblica voluta dal sindaco Gianpiero Cipani. Il polo culturale, ottenuto trasformando l’ex Pretura (tre piani, di cui uno seminterrato, di fronte al parcheggio Martiri della Libertà), sarà un ambiente polifunzionale: accoglierà la biblioteca, il Centro studi sulla Repubblica sociale italiana, l’Ateneo, gli archivi storici, associazioni culturali, l’Informagiovani e altro ancora. A tale scopo la cooperativa Zeroventi ha ultimato uno studio chiamato «profilo di comunità», di 200 pagine, fotografando la realtà locale, e individuando le necessità dei vari tipi di utenti: dai piccolini (le mamme avranno a disposizione un fasciatoio) ai bisnonni. Uno spazio bello da vivere, dove trascorrere il tempo a studiare e a leggere. Previsto anche un auditorium da 63 posti a sedere, con la possibilità di aumentare la capienza fino a 157, grazie a una parete mobile, e di utilizzarlo anche per mostre. Il giardino costituirà una piazza all’aperto dedicata al gioco, alla proiezione di film nel periodo estivo, alla presentazione di libri. Nell’interrato verrà allestita una sala prove insonorizzata per i gruppi musicali. La prima tranche di lavori, riguardante le opere edili e la messa a norma dei vari impianti, è stata eseguita dalla Pavoni di Vobarno, con una spesa di 302 mila euro, pagati dalla ditta Silmar come oneri compensativi nell’ambito dell’operazione-Battani. Il secondo lotto (finiture e seminterrato) è attualmente in corso di esecuzione per 145 mila euro. Intanto si sta definendo il terzo (e ultimo) intervento. Riguarderà l’allestimento di scaffali, scrivanie, sistemi di video controllo, diffusione sonora. L’intenzione è di chiudere il completo restyling a settembre, in modo da effettuare l’inaugurazione in autunno. Costo complessivo: 830 mila euro. •

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