Per l’analisi costi-benefici la «deadline» è a dicembre

di V.R.
Tav: sono settimane decisive
Tav: sono settimane decisive
Tav: sono settimane decisive
Tav: sono settimane decisive

Un mese, un mese e mezzo poi sarà pronta l’analisi costi benefici sulla Tav Brescia Verona Padova disposta dal ministro Toninelli, che annuncia gli esiti «entro dicembre». ESITI al momento sconosciuti, come non si può sapere quali effetti avrà l’analisi se dovesse risultare, come è possibile, sfavorevole al progetto. C’è però un precedente che è interessante ricordare. Perché proprio il supertecnico Marco Ponti, scelto da Toninelli per guidare il «pool» di esperti, un anno fa aveva collaborato con il Consorzio per il Parco delle Colline moreniche del Garda per abbozzare una prima analisi indipendente. Analisi giocoforza parziale, quella del 2017, perché da indipendente il professor Marco Ponti non aveva accesso a tutte le «carte» tecniche e ministeriali del dossier. Ma è interessante ricordare il metodo, per capire che cosa sia un’analisi costi benefici. «Attenzione - spiegava il professor Ponti nel 2017 -: non stiamo parlando di un’analisi costi-ricavi, non esistono ricavi. Lo studio riguarda il rapporto fra i costi e i benefici sociali, il cosiddetto “social benefit”, che valuta i vantaggi per la collettività in termini di ambiente, di minor traffico sulle strade, di maggior mobilità, di sicurezza. Cioè quanto ci si guadagna socialmente». LE NORME europee indicano come accettabile un rapporto favorevole del 3%, «ma per la Brescia-Verona-Padova è un target incredibilmente lontano», scriveva Ponti. L’analisi ravvisava «la necessità di abbattere i costi del 48% fra Brescia e Padova (4 miliardi di euro) per ottenere la soglia minima di fattibilità economica», suggerendo «alternative meno onerose». Questo nel 2017. Ora dell’analisi ufficiale sapremo presto.

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