Processionaria all’attacco: una strage di pini marittimi

di Luciano Scarpetta
Un nido di processionarie su un pino: stanno facendo strage di alberi
Un nido di processionarie su un pino: stanno facendo strage di alberi
Un nido di processionarie su un pino: stanno facendo strage di alberi
Un nido di processionarie su un pino: stanno facendo strage di alberi

Non bastava sulla sponda bresciana del lago il ritorno del killer delle palme che sta decimando centinaia di esemplari tra Padenghe e Limone. Giusto per non farsi mancare niente anche Pini e Cedri in questo periodo sono a rischio per il pericolo processionaria. QUEST’ANNO i rilievi degli agronomi bresciani hanno confermato focolai in diversi comuni della sponda gardesana come anche nella bassa bresciana, nel 75% i casi hanno riguardato i pini neri e nel 25% i cedri. Si tratta di un insetto dal nome impronunciabile (Thaumetopoea pythiocampa): resterà ancora per 2-3 settimane in letargo nei nidi costruiti sui rami dei pini e dei cedri infestati, poi inizierà a girovagare per strade e giardini, in lunghe processioni di larve, per prepararsi alla metamorfosi che avverrà nel terreno in tarda primavera. «La lotta - comunica Fiorenzo Pandini, agronomo bresciano specialista in parassitologia vegetale - prevede l’asportazione dei nidi tramite il taglio del cimale del ramo infestato con la sua successiva bruciatura. Attenzione però, dalle prime giornate calde di marzo le larve lasciano i nidi e iniziano le processioni diventando di fatto incontrollabili da qualsiasi nostro mezzo». A LIMONE la processionaria ha già iniziato a produrre i suoi malefici effetti, tanto che il Comune in questi giorni ha affidato con un impegno di spesa di 25mila euro al Consorzio forestale «Terra tra i due laghi» di Valvestino, l’abbattimento di alcuni Pini colpiti da processionaria lungo la valle del Singol. A rischio non solo queste piante, ma anche la nostra salute: «Il problema più grave - conferma Fiorenzo Pandini - lo abbiamo nelle aree urbane perché la processionaria può anche entrare nelle nostre abitazioni rendendo addirittura irrespirabile l’aria. Attenzione: la processionaria è dannosa alle piante - spiega ancora l’esperto - ma è la nostra salute ad essere davvero in pericoloso perché l’inalazione dei peli può farci rischiare gravi crisi respiratorie mentre il contatto con la nostra pelle causa gravissime irritazioni cutanee». Il servizio agronomico bresciano ricorda che stiamo entrando negli ultimi giorni utili per gli interventi di bonifica dei focolai di processionaria del pino e che la sua eradicazione è obbligatoria per legge, con multe da 250 fino a un massimo di 1.500 euro per i trasgressori. •

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