Profumi di mosto e vendemmia
«Una festa con 1500 invitati»

di Alessandro Gatta
Profumi di mosto: assaggi in 23 cantine dell’area del Groppello
Profumi di mosto: assaggi in 23 cantine dell’area del Groppello
Profumi di mosto: assaggi in 23 cantine dell’area del Groppello
Profumi di mosto: assaggi in 23 cantine dell’area del Groppello

Chef stellati e agriturismi «nostrani», 23 cantine aperte al pubblico in una decina di Comuni, e in tre diversi percorsi enogastronomici, una sessantina di etichette in degustazione, più di 1500 persone attese nel corso della giornata: sono i grandi numeri di «Profumi di mosto»

È LA MANIFESTAZIONE che celebra ogni anno la vendemmia, stavolta in ritardo di un paio di settimane sul consueto, organizzata dal Consorzio Valtenesi e in programma domenica 9 ottobre dalle 11 alle 18, pronta al traguardo della 15ma edizione.

La formula è sempre la stessa: il ticket costa 28 euro e dà diritto a 10 degustazioni (8 cantine nel percorso scelto, una cantina jolly e il gran finale «collettivo» in Villa Galnica a Puegnago), ma si può anche acquistare in prevendita (info sul sito ufficiale www.profumidimosto.it oppure nelle filiali della Cassa Padana) risparmiando 3 euro sul biglietto intero.

Ce n’è per tutti i gusti: i tre itinerari (percorso A, percorso B e percorso C) attraversano le colline e la riviera in una decina di Comuni da Desenzano a San Felice, passando per Pozzolengo, Lonato, Bedizzole, Muscoline, Calvagese, Puegnago, Moniga, Manerba e Padenghe.

Ogni assaggio, dedicato in particolare ai vini prodotti con uve Groppello, dal chiaretto ai rossi, sarà abbinato un piatto tipico del territorio, dalla polenta taragna «bio» dell’agriturismo Biobiò di Vobarno all’immancabile zuppa di cipolle di Pratello, e poi crema di zucca, mandorla tostata e amaretto, ricetta del Lido 84 di chef Riccardo Camanini, spezzatino e polenta, gnocchi fatti in casa, pasta all’amatriciana, tagliolini all’uovo, fagioli e cotiche, perfino una variante vegetariana del menu.

IL SUCCESSO è nei pronostici. Lo scorso anno «Profumi di mosto» ha richiamato 1500 wine lovers, tra cui tantissimi giovani: «Un pubblico di veri appassionati - ha spiegato Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio - indice di una crescita non solo numerica ma anche qualitativa».

Da 15 anni considerata la tradizionale festa di fine vendemmia, per la prima volta «Profumi di mosto» sarà la festa della vendemmia vera e propria, con le uve che si stanno ancora raccogliendo.

«La vendemmia da noi ha preso il via intorno al 20 settembre – continua Panont – ma alcuni produttori non hanno ancora cominciato. Quest’anno l’eccezionalità del meteo ci ha fatto iniziare con 15 giorni di ritardo, ma la maturazione più lenta ha reso l’uva davvero perfetta». Il pronostico: si prevedono circa 52mila quintali di uva, per oltre 4 milioni di bottiglie.

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