Pronti 2 milioni di euro per salvare il carpione

di L.SC.
Esemplari di carpione
Esemplari di carpione
Esemplari di carpione
Esemplari di carpione

Dalle parole ai fatti. Dopo la recente moratoria della Provincia di Trento sulla pesca al carpione, che uniforma i regolamenti su tutte e tre le sponde del Garda, assume ancora più rilevanza il progetto di tutela e reinserimento della Regione presentato ieri in municipio a Salò dall’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi. «Con questa serie di interventi di tutela e ripopolamento del carpione, specie endemica esclusiva del lago e considerata ad alto rischio di estinzione - spiega Rolfi - si torna finalmente a parlare con un’unica voce su tutte le sponde del lago». IL PROGETTO da oltre 2 milioni di euro, soggetto a finanziamento europeo, si chiama «Life Scipione», acronimo di «Saving salmo carpio: a Crucial Intervention to Preserve this extraordinary species In the ONly lake where it’s Endemic», e vede come ente capofila Regione Lombardia, con il coinvolgimento di Veneto, Trentino Alto Adige e altri partner come la Comunità Montana, Gardaland Sea Life, Graia (Gestione e ricerca ambientale ittica acque srl) e Troticoltura Foglio. I numeri parlano chiaro: a partire dal 1968 il carpione è passato da 230 quintali a 27; nell’ultimo ventennio si è attestato al di sotto dei 40 quintali, e a partire dal 2007 al di sotto del quintale. Tra le principali cause il prelievo eccessivo, la competizione alimentare con altre specie, la modificazione delle aree di frega e soprattutto il peggioramento della situazione trofica del lago. «Il progetto - ha spiegato Fabio Rolfi - ha un costo complessivo di 2,25 milioni di euro e prevede un contributo europeo di 1,25 milioni». È stato presentato il 30 gennaio scorso e la risposta della Commissione Europea dovrebbe arrivare entro il mese di giugno 2019. Le azioni di progetto possono avere inizio già a partire da settembre-ottobre 2019. Tra queste ci sono il recupero di uova selvatiche per garantire la salvaguardia genetica dello stock di riproduttori in allevamento; la mappatura dei fondali idonei alla riproduzione e il ripristino delle aree di frega; la verifica del livello di minaccia del pesce siluro e attività di informazione e sensibilizzazione.

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