Puegnago «stappa»
il futuro. In Valtenesi
è una vetrina Doc

di Enrico Grazioli
Fino a stasera la  rassegna di Puegnago  metterà in vetrina   l’olio e il vino di eccellenza
Fino a stasera la rassegna di Puegnago metterà in vetrina l’olio e il vino di eccellenza
Fino a stasera la  rassegna di Puegnago  metterà in vetrina   l’olio e il vino di eccellenza
Fino a stasera la rassegna di Puegnago metterà in vetrina l’olio e il vino di eccellenza

Alla metà di settembre in Valtenesi si inizierà a vendemmiare, le aspettative sono buone e, se tutto filerà liscio, questa potrebbe essere la prima annata con la nuova Doc Riviera del Garda Classico, che con un patto di territorio da Salò a Desenzano riunirà sotto un solo nome le attuali Rivera del Garda Bresciano, Garda Classico e Valtènesi (marchio che rimarrà per una specifica gamma di prodotti): manca solo l’ok del Ministero.

INTANTO molti produttori ingannano l’attesa promuovendo i loro vini alla 40esima Fiera di Puegnago, che proseguirà tutt’oggi mettendo in vetrina olio e soprattutto vino del territorio della Valtenesi, per concludersi in serata con lo spettacolo pirotecnico.

Stefano Pietta, la cui omonima azienda è a Muscoline, è ottimista: «La vedo bene - commenta - e mi auguro che settembre sia come la fine di agosto: sarebbe una bella annata. Serve aspettare, siamo ancora a fine invaiatura, ma questo clima è l'ideale. A parte qualche chicco di grandine, io sono stato fortunato, altri lo sono stati meno». Il produttore di Muscoline è tra gli entusiasti della nuova Doc: «Sono contento e credo che riuscirà a creare maggiore sintonia tra i produttori, ma soprattutto favorirà una linea unica per il marketing. Assieme si pubblicizzerà una idea comune ed è molto importante perché fuori Brescia, altrimenti, non siamo nessuno».

L'uva è promettente anche a Bedizzole, dove Maurizio Pasini gestisce Antica Corte ai Ronchi: «Per chi ha lavorato il vigneto con attenzione ci sono buone prospettive, soprattutto per le uve a bacca bianca che sembrano molto aromatiche. Sulla nuova Doc ho tante speranze, mi auguro unisca tutti definitivamente, ma mi dispiace per il Valtenesi: era un nome che stava prendendo piede».

Qualche timore lo avanza invece Antonio Averoldi, dell'omonima azienda condotta con il padre a Calvagese: «Sono contento, ma credo ci possa essere qualche difficoltà, perché sono ancora presenti vini con nomi diversi in base alle percentuali di uvaggi. Potrebbe essere caotico per il marketing. Intanto, se il tempo si mantiene, l'annata è buona, ma con meno resa del 2015».

In molti in Valtenesi sono attrezzati con reti antigrandine, rivolte verso Brescia da dove arriva la maggior parte del maltempo, ma ad agosto una grandinata è arrivata anche da Mantova. “Purtroppo ho preso la grandine prima di Ferragosto – spiega Alberto Pancera di Puegnago – e non so che quantità e qualità avrò finché non porterò l'uva in cantina. Questa stagione calda mi aiuta e spero si mantenga, il timore è che le uve danneggiate possano prendere muffe o sapori amari. Il passaggio alla nuova Doc è interessante, la zona di produzione è stata allargata verso le cantine del Lugana, che sono già nel mercato europeo».

PER ASSAGGIARE un spaccato di territorio in rosso la 40esima Fiera di Puegnago è una buona occasione con 17 aziende presenti (5 euro il bicchiere da degustazione). Oggi è l'ultimo giorno e si apre alle 18, alla stessa ora aprono le cucine. Sempre alle 18 c'è il convegno “Internazionalizzazione e sviluppo dei comparti olivicolo e viticolo” a cura di Aipol. Alle 21 musica dal vivo e alle 22.30 uno spettacolo pirotecnico.

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