Quei turisti «cleptomani» che rubano la segnaletica

di L.SCA.
A Tignale sono scomparsi a decine gli indicatori dei sentieri
A Tignale sono scomparsi a decine gli indicatori dei sentieri
A Tignale sono scomparsi a decine gli indicatori dei sentieri
A Tignale sono scomparsi a decine gli indicatori dei sentieri

Gli albergatori conoscono bene il fenomeno dei turisti «cleptomani», che rubacchiano dalle stanze flaconi di shampoo inutilizzati, saponi, cuffie per la doccia o ciabattine, asciugamani e ogni altra foggia forma di souvenir. Ma un fenomeno nuovo è quello dei furti, come «ricordino» della vacanza, della segnaletica dei sentieri. Questa è grave, perché la conseguenza è che i percorsi diventano poi meno leggibili anche per gli altri. Dai vacanzieri da campeggio agli ospiti più esclusivi che alloggiano in suite da 5 mila euro a notte, quelli a cui piace portarsi a casa qualche piccolo souvenir, si alza insomma il livello della sfacciataggine. SUCCEDE A TIGNALE, dove invece del solito accappatoio dell’hotel c’è chi ha pensato bene di smontare le segnalazioni della sentieristica locale per portarsele tranquillamente a casa. «Non è uno scherzo - ammette l’assessore al Turismo del Comune di Tignale, Luigi Bertoldi -: sembra surreale ma è così. Anche quest’anno stiamo già provvedendo a ripristinare in più punti la segnaletica. Ad ogni stagione c’è chi, e non sono pochi, transitando da strade bianche e mulattiere, pensa bene di portarsi a casa, magari per metterlo in bella vista sul caminetto o in camera da letto, i segnali indicatori del nostro entroterra». Non si tratta di numeri limitati, ma di un fenomeno che ha assunto proporzioni importanti e sgradevoli: «Proprio in questi giorni - spiega l’assessore Bertoldi - stiamo riposizionando sul territorio comunale ben 800 indicatori in materiale plastico resistente. Considerata la “moda” proveremo a ricollocarli in punti meno agevoli ai furti rispetto al in passato; speriamo che stavolta durino un po’ di più». •

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