Riforma sanitaria,
a Brescia sono 40
i gestori per i cronici

Cambia il modello di assistenza per i malati cronici: individuati i gestori che li «prenderanno in carico» BATCH

Prende forma il progetto della Regione Lombardia per la cosiddetta «presa in carico dei malati cronici». L’ultima riforma sanitaria lombarda ha infatti introdotto un nuovo modello di assistenza per quei pazienti complessi che spesso, oltre alla patologia primaria, sono affetti anche da altre malattie. In particolare è stata prevista la figura del «Gestore» singolo che si occuperà di seguire tutta la «filiera» legata alla patologia cronica al fine di unificare percorsi che sono spesso frammentati, a discapito del paziente e della razionalità di spesa. Sarà il Gestore a redigere un «Piano assistenziale individuale» (Pai), accompagnando il paziente in ogni momento (prenotando al suo posto le prestazioni mediche e monitorando l’aderenza alle terapie) e coordinando le varie strutture presenti sul territorio. Ieri la Regione ha reso noti gli elenchi di coloro che si sono candidati per la presa in carico dei 3 milioni di pazienti cronici lombardi. «In tutto - ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera - sono 294 i soggetti, tra cooperative di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, Asst, Irccs pubblici e privati, Asp, strutture sanitarie, sociosanitarie, e sanitarie e sociosanitarie e associazioni che si sono candidati e che le nostre 8 Ats hanno giudicato idonei». C’è stato anche un incremento del 3% delle candidature dei medici di medicina generale. In particolare all’Ats di Brescia la percentuale di adesione è stata del 52%. In totale sono 327 i medici che si sono resi disponibili di cui 301 attraverso le cooperative e 26 come cogestori. I pediatri di libera scelta sono invece 83.

Nell’Ats della Montagna (che comprende la Valcamonica) si è arrivati invece al 72% con 135 medici e due pediatri aderenti. Complessivamente a livello bresciano la rete dei gestori è costituita da 6 cooperative, 3 Asst, un Irccs privato, 17 strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate, un’associazione e 12 strutture non di competenza territoriale, per un totale di 40 soggetti.

OLTRE all'idoneità dei gestori è stata verificata anche quella di 1072 erogatori. Ora ogni Ats invierà l’elenco degli erogatori che entro il 30 ottobre dovranno stipulare delle convenzioni per costruire la filiera della presa in carico. «Entro la fine dell’anno - ha concluso Gallera - partiranno le lettere ai pazienti cronici che potranno immediatamente dopo presentarsi al gestore scelto per sottoscrivere il Patto di cura e stilare il Piano di assistenza (Pai). Così inizierà, finalmente il loro percorso di cura senza che debbano più preoccuparsi di prenotare visite o esami, adeguarsi a lunghi tempi di attesa o peggio ancora dover ricorrere ai Pronto soccorso durante i giorni festivi, perché il proprio medico non si trova».

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