Salvata dai cugini
coraggiosi: «Senza
di voi sarei morta»

di Alessandro Gatta
L’imboccatura del pozzo in cui era caduta la donnaIl maresciallo Marco Fainelli, i due cugini Chiara e Angelo Tosi e la signora salvata Gabriella Stievano
L’imboccatura del pozzo in cui era caduta la donnaIl maresciallo Marco Fainelli, i due cugini Chiara e Angelo Tosi e la signora salvata Gabriella Stievano
L’imboccatura del pozzo in cui era caduta la donnaIl maresciallo Marco Fainelli, i due cugini Chiara e Angelo Tosi e la signora salvata Gabriella Stievano
L’imboccatura del pozzo in cui era caduta la donnaIl maresciallo Marco Fainelli, i due cugini Chiara e Angelo Tosi e la signora salvata Gabriella Stievano

Una pergamena da conservare con cura, un prezioso riconoscimento consegnato ai cugini Chiara e Angelo Tosi «per essersi distinti con un atto di coraggio e generosità per salvare la vita in pericolo della nostra concittadina Gabriella Stievano»: insieme a loro è stato premiato anche il maresciallo Marco Fainelli, in rappresentanza dei carabinieri intervenuti. Così il sindaco di Manerba Isidoro Bertini e tutto il consiglio comunale - lunedì sera, la sala era strapiena - hanno voluto premiare i protagonisti di quella che poteva diventare una tragedia, e che invece oggi si racconta come una storia a lieto fine: il 24 marzo la Gabriella è caduta nel pozzo fuori casa, in via Valtenesi, nel tentativo disperato di salvare una gattina, che a sua volta era rimasta intrappolata. PER OLTRE UN’ORA è rimasta aggrappata a una corda, stremata e con l’acqua gelida quasi fino al collo, gridando e chiamando aiuto. La vicina Chiara Tosi si è accorta di quanto stava accadendo, ha allertato il 112 e nel frattempo ha chiesto aiuto al cugino Angelo, che ha poi chiamato i carabinieri e i volontari di Valtenesi Soccorso a tirar fuori la donna. Gabriella era a un passo dall’ipotermia, ancora pochi minuti e chissà cosa sarebbe potuto accadere. Ricoverata d’urgenza in ospedale, è stata poi dimessa senza conseguenze. L’altra sera anche lei era in Consiglio per ricevere un piccolo premio. Con un sorriso: «Ringrazio voi per avermi salvato, ma sono contenta per aver salvato anch’io una vita, quella della mia piccola gattina». Applausi per tutti: una volta tanto una storia che fa bene (e che scalda il cuore). «Un momento bellissimo per la comunità - ha detto il sindaco Bertini - la storia di persone coraggiose che si sono attivate concretamente per salvare una vita umana. E grazie ai carabinieri e ai volontari che ogni giorno si danno da fare, per tutti noi». •

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