San Martino, per la Torre un anno da record

La Torre di San Martino:  il 2017 è stato l’anno dei record
La Torre di San Martino: il 2017 è stato l’anno dei record
La Torre di San Martino:  il 2017 è stato l’anno dei record
La Torre di San Martino: il 2017 è stato l’anno dei record

Alessandro Gatta Un’ottima annata, quella appena conclusa, e non mancano certo le premesse per fare ancora meglio, con il nuovo anno: i Musei di Solferino e San Martino celebrano il record di presenze nel 2017 (circa 62mila persone, duemila in più del 2016 che era già stato l’anno dei record) con il via libera ufficiale al primo progetto di alternanza scuola-lavoro della storia dei complessi museali, inaugurato ieri al liceo Bagatta di Desenzano con una lectio magistralis di Bruno Borghi, presidente della Società di Solferino e San Martino, e che nei prossimi mesi coinvolgerà una quarantina di studenti. UN PROGETTO figlio della rinnovata collaborazione con il ministero dell’Istruzione, ferma ormai da anni ma pronta a ripartire con una serie di iniziative già programmate. L’alternanza scuola-lavoro, prima di tutto: il progetto (sperimentale) si intitola «Il Bagatta e il 24 giugno 1859: qui nasce l’Italia», e si articolerà in momenti in classe, passeggiate didattiche sui luoghi della battaglia, incontri di storia e memoria, prove tecniche di gestione museale, alla scoperta del funzionamento di un museo, o del modo migliore per comunicare e trasmettere il patrimonio storico. I prossimi appuntamenti: il 22 febbraio gli studenti faranno visita alla Rocca e al Museo di Solferino, giovedì 1 marzo si tornerà al Bagatta per discutere di proposte per un percorso nella storia del Risorgimento e per la valorizzazione dei musei, il 17 marzo, l’anniversario dell’Unità d’Italia, i ragazzi saranno di nuovo sul campo, al complesso di San Martino. Pronto a partire anche «Il Risorgimento nello zaino», progetto realizzato per le scuole di ogni ordine e grado: un metodo innovativo che prevede la visita in classe di una guida e di un rievocatore (agghindato con abiti d’epoca) che appunto porteranno con sé uno zaino, al cui interno i ragazzi potranno trovare una camicia rossa garibaldina, il copricapo piumato di un bersagliere, proiettili e una palla di cannone. SARANNO poi gli studenti a loro volta a trasferirsi nei complessi museali, per una visita guidata. Sarà infine riservato agli insegnanti il corso di aggiornamento (quattro o cinque incontri, in tutto una ventina di ore) dedicato al Congresso di Vienna e all’Unità, al via da prossimo autunno e presto ufficialmente accreditato dal ministero dell’Istruzione (con tanto di crediti formativi). La storia nel cuore, la scuola nella testa: come da tradizione, ogni classe potrà beneficiare di una visita guidata gratuita, offerta dalla Società (per info musei@solferinoesanmartino.it): intanto sono già più di un migliaio gli studenti che hanno prenotato una visita nei primi mesi del nuovo anno. Fatto il record, se ne fa un altro: anche nel 2018 ci si aspettano grandi numeri, complice anche l’introduzione del biglietto unico (8 euro) che consente la visita a tutti e tre i musei, la convenzione con il museo della Croce Rossa di Castiglione, le proposte didattiche realizzate con la coop La Melagrana. Per i visitatori: il complesso di San Martino fino al 23 febbraio sarà aperto solo sabato e domenica, per lavori di manutenzione, poi riaprirà tutti i giorni tranne il lunedì. A Solferino la Rocca e il museo fino al 17 marzo saranno aperti solo ai gruppi, su prenotazione: a seguire riapriranno tutti i giorni, tranne il lunedì. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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