Segnali sui sentieri:
il nuovo look esalta
falesie e sicurezza

Facendo leva sulla campagna regionale per la sistemazione dei sentieri del Parco dell’alto Garda bresciano, nei giorni scorsi i Comuni di Toscolano Maderno e Gardone Riviera hanno siglato una partnership strategica destinata a dare impulso al turismo naturalistico.

IL PROGETTO HA CONSENTITO il ripristino e l’aggiornamento della cartellonistica della rete sentieristica. Grazie a un investimento complessivo di 44 mila euro - la metà finanziata appunto dalla Regione -, sono state sistemate le indicazioni sull’itinerario che porta al rifugio «Pirlo» e alla cima del Monte Pizzoccolo. Nel pacchetto sono stati inseriti anche degli interventi di manutenzione sui sentieri di Gardone Riviera. «Abbiamo installato 107 frecce e decine di tabelloni informativi – spiega il vicesindaco di Toscolano Maderno Davide Boni -, per valorizzare i percorsi dell’entroterra e favorire il turismo in zone decentrate, permettendo allo stesso tempo anche una permanenza sostenibile dei residenti». Attraverso il coinvolgimento della sezione del Cai di Salò, responsabile della realizzazione del Catasto dei sentieri per la zona dell’Alto Garda Bresciano, è stata adeguata anche la numerazione dei percorsi alle direttive nazionali fissate dal ministero del Turismo. Ma non è tutto: grazie alla collaborazione con la neonata associazione Gardaclimbing, è stato inserito nella segnaletica il censimento delle falesie esistenti, così da renderle più individuabili dagli amanti dell’arrampicata, disciplina olimpica dal 2020. Un salto di qualità che unito al completamento del ripristino della falesia di Camerate da parte della guida alpina Stefano Michelazzi, pone il territorio di Toscolano Maderno come «luogo» di rilievo per l’arrampicata nel comprensorio bresciano.

«SULLA SCORTA delle indicazioni e dei contatti con il soccorso alpino – aggiunge Boni – abbiamo collocato nei pressi dei bivi cartelli multilingue, ricordandone le difficoltà così da scoraggiare gli avventuristi», ovvero gli escursionisti della domenica che si avventurano su percorsi a rischio. Imprudenza spesso all’origine di smarrimenti o infortuni che richiedono appunto l’intervento del soccorso alpino. L.SCA.

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