Sirmione non fa più bambini Le nascite al minimo storico

di Maria Lisa Piaterra
Sirmione volta le spalle alla maternità: nascite al minimo storico
Sirmione volta le spalle alla maternità: nascite al minimo storico
Sirmione volta le spalle alla maternità: nascite al minimo storico
Sirmione volta le spalle alla maternità: nascite al minimo storico

Maria Lisa Piaterra Crollo delle nascite a Sirmione: anche nella cittadina termale si è registrata una forte flessione del numero di nuovi nati. Il minimo storico del secolo, anzi del millennio. È questo il dato più significativo delle statistiche anagrafiche relative al 2017. Solo 52 bambini venuti alla luce, a fronte degli 80 nati del 2016. Pochi, pochissimi per una cittadina che è in testa a tutte le classifiche del reddito, dell’occupazione e del benessere, terzo in Italia per «qualità della vita» fra i piccoli Comuni. Una tendenza a non avere figli che dunque non chiama in causa la crisi economica, le difficoltà materiali delle famiglie. Le cause sono altre e sarebbe interessante capire quali. DOPO IL BABY BOOM del 2003 quando la cicogna si era fermata nella penisola catulliana per ben 112 volte, la tendenza fino al 2008 era stata di 80/90 nascite all’anno, e a seguire, fino al 2012 di una settantina all’anno. Nel 2013 si era toccato il minimo precedente, solo 61 bambini, ma la tendenza era poi andata in crescita con 71 nuovi nati nel 2014, 77 nel 2015 e appunto 80 nel 2016. Lo scorso anno i fiocchi rosa sono stati 28 e quelli azzurri 24: totale 52. Cifra che deve far riflettere nella valutazione complessiva dell’andamento demografico della penisola. A fronte, infatti, della forte diminuzione delle nascite, è da registrare anche un notevole aumento dei decessi. Nel 2017 sono decedute 74 persone (40 uomini e 34 donne), 14 in più rispetto all’anno precedente. Tanti se si pensa che la media degli anni precedenti, tra il 2010 e il 2015, era stata di 59 lutti all’anno, con picchi di 68 nel 2014 e 2015 e flessioni di 48/49 tra il 2010 e il 2011. IL SALDO demografico (differenza tra nati e defunti) per la prima volta dopo molti anni è negativo a -22. A seguito del saldo positivo tra il flusso dei nuovi iscritti all’anagrafe e il numero di immigrati, la popolazione totale risulta aumentata di 26 unità rispetto al 2016 raggiungendo quota 8.243 cittadini, di cui 3.951 maschi e 4.292 femmine. Il totale degli immigrati è infatti di 414 (209 maschi e 205 femmine) a fronte delle 366 persone che hanno lasciato la penisola di cui 186 maschi e 180 femmine. Questi ultimi dati sono in linea con l’andamento degli anni precedenti. •

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