Da trentancinque anni viveva in Turchia ma, grazie alla complicità della sorella, dal 2009 incassava un assegno sociale che di legge spetterebbe soltanto a chi risiede in Italia. Il «furbetto della pensione» è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Desenzano, che è riuscita a sequestrare 24 mila euro, recuperando l’85% dell’importo incassato indebitamente pari a circa 28 mila euro. Il responsabile del raggiro ai danni dell’Inps è stato denunciato per indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato, mentre la sorella è indagata per ricettazione. L’epilogo è solo uno dei risultati conseguiti dall’attività investigativa delle fiamme gialle sui destinatari di risorse socio-assistenziali dello Stato, e dunque della comunità. Il personale della Guardia di finanza di Desenzano sotto l’egida del tenente Giuseppe Santucci, incrocia i dati dei beneficiari dell’assegno sociale inseriti nella banca dati dell’Inps e quelli censiti dall’Anagrafe tributaria. Proprio da questi controlli è emersa un’anomalia a carico del gardesano di 71 anni che risultava appunto emigrato in Turchia dal 1979. Una circostanza che faceva decadere il diritto a ricevere il contributo versato dall’Inps al compimento del 65esimo anno di età. Dalle indagini è emerso che il beneficiario aveva rilasciato una falsa attestazione all’ente previdenziale, dichiarando di essere ancora residente a Desenzano. Sulla scorta dell’attività investigativa delle fiamme gialle, la Procura di Milano ha disposto il sequestro del denaro presente su due libretti di deposito di risparmio.
Sul primo, intestato all'indagato e alla sorella, confluiva l'assegno sociale, che poi veniva regolarmente prelevato e depositato sul secondo conto. La Guardia di finanza è riuscita così a recuperare buona parte delle risorse erogate dallo Stato ad una persona che non aveva titolo per beneficiarne. Il 71enne è stato segnalato alla Corte dei Conti per per danno erariale. L’operazione si inquadra nell’ambito della costante azione del Corpo a tutela della spesa pubblica, tesa a salvaguardare le politiche sociali dello Stato in tempi di austerità diffusa.