Solo «Gratta e vinci» perdenti Scatta la denuncia per il barista

di Alessandro Gatta
I biglietti delle lotterie «Gratta&Vinci» sequestrati dai carabinieri
I biglietti delle lotterie «Gratta&Vinci» sequestrati dai carabinieri
I biglietti delle lotterie «Gratta&Vinci» sequestrati dai carabinieri
I biglietti delle lotterie «Gratta&Vinci» sequestrati dai carabinieri

Con abile mossa, eseguita con precisione al dettaglio, un barista truffaldino, titolare di un locale nella zona di Sabbio Chiese riusciva ad anticipare i biglietti vincenti del «Gratta&Vinci»: era in grado di verificare quali fossero quelli fortunati, se li comprava da sé e poi incassava la vincita, rimettendo in vendita ai suoi ignari clienti solo i biglietti non remunerativi. CON IL PASSARE del tempo però la sua strategia qualche sospetto l’aveva alimentato: tanto che in paese le voci su di lui si sono rapidamente moltiplicate. Finché non sono arrivati i carabinieri, che hanno effettivamente smascherato la truffa: e proprio per truffa è stato denunciato, in attesa di ulteriori accertamenti che potrebbero anche aggravare la sua posizione giudiziaria. Come riferiscono i militari della compagnia di Salò, che hanno coordinato le indagini, l’uomo aveva scoperto «un astuto sistema» per incassare le vincite in denaro: per intenderci, grattava leggermente il biglietto in un punto ben preciso, dove era presente il codice che permette al lettore elettronico di interpretare il biglietto, capire cioè se il tagliando era vincente o meno. Una volta verificata la vincita, la mossa successiva era quella di imboscarsi i Gratta&Vinci fortunati, comunque pagandoli regolarmente: insomma se li comprava da solo. Gli altri biglietti già in parte grattati, e non vincenti, venivano poi rimessi in vendita senza che nessuno si accorgesse di nulla. Almeno per un po’: non è dato sapere per quanto tempo la truffa sia andata avanti, probabilmente per mesi, ma sta di fatto che a un certo punto qualcuno ha cominciato a sospettare di lui. Forse per una vanteria, forse perché un cliente potrebbe aver notato il tagliando manomesso: si sa che dove il paese è piccolo, la gente fa presto a mormorare. E non c’è voce che prima o dopo non arrivi in caserma: i militari hano raccolto le segnalazioni e ricostruito la vicenda, e poi sono prontamente intervenuti. Di fronte all’evidenza, il barista non ha potuto fare altro che ammettere le sue colpe: i carabinieri hanno così provveduto al sequestro di 48 biglietti già grattati quanto basta: tutte vincite di poco conto, da qualche decina a qualche centinaio di euro, soldi che potevano essere incassati direttamente al bar. Non è da escludere che tra le migliaia di biglietti passati tra le sue mani non ci sia anche qualche vincita più consistente: per questo sono in corso accertamenti anche da parte del Monopolio di Brescia. A quanto pare è il primo caso bresciano di una truffa del genere, ma non il primo a livello nazionale. E non solo Gratta&Vinci: sono stati sequestrati anche 200 pacchetti di sigarette, vendute al bancone anche se la licenza - in gergo il patentino - era ormai scaduta. In questo caso però niente denuncia: il peso della merce sequestrata è infatti inferiore ai cinque chili, la soglia minima per far scattare il procedimento penale. •

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