Sommozzatori in acqua per «salvare» il collettore

di L.SCA.
I subacquei anche oggi al lavoro sul relitto della chiatta di Gardone
I subacquei anche oggi al lavoro sul relitto della chiatta di Gardone
I subacquei anche oggi al lavoro sul relitto della chiatta di Gardone
I subacquei anche oggi al lavoro sul relitto della chiatta di Gardone

Riprendono questa mattina a Gardone Riviera, nello specchio d’acqua antistante il porticciolo del Casinò di Gardone Riviera le operazioni di recupero del pietrame stivato nel barcone affondato a novembre sulla condotta fognaria sublacuale. SONO PREVISTE abbondanti nevicate anche sul litorale della costa bresciana del lago, ma si procede: «Per noi che scendiamo in acqua - commenta Stefano, uno dei sommozzatori della Athos Diving di Malcesine - anche se nevica cambia poco. La temperatura dell’acqua rimane costante a 9 gradi. Sarà dura per i colleghi che rimangono sul gommone o sulla riva». La giornata lavorativa delle squadre dei sommozzatori è suddivisa in due ore di immersioni al mattino, quattro di pausa e altre due di lavoro nel pomeriggio. In questo lasso di tempo vengono riempite circa 8-10 ceste metalliche con i laterizi raccolti dalla chiatta affondata. Di volta in volta il carico risale in superficie grazie a palloni d’aria: recuperato dal gommone, è trascinato verso riva e sollevato con un escavatore. Le pietre svuotate in un cassone vengono successivamente portate allo smaltimento.

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