Spinta sulla Tav «Aprire i cantieri Brescia-Verona»

di Valentino Rodolfi
La Tav Brescia-Verona prevede una galleria di 7.371 metri fra Lonato e Desenzano come primo lotto dei lavori già finanziatiIl sottosegretario Edoardo Rixi
La Tav Brescia-Verona prevede una galleria di 7.371 metri fra Lonato e Desenzano come primo lotto dei lavori già finanziatiIl sottosegretario Edoardo Rixi
La Tav Brescia-Verona prevede una galleria di 7.371 metri fra Lonato e Desenzano come primo lotto dei lavori già finanziatiIl sottosegretario Edoardo Rixi
La Tav Brescia-Verona prevede una galleria di 7.371 metri fra Lonato e Desenzano come primo lotto dei lavori già finanziatiIl sottosegretario Edoardo Rixi

È un’alta velocità...a due velocità. Dopo lo stop alla Torino-Lione ufficializzato in Parlamento («progetto da rivedere», dice l’accordo tra Lega e 5 Stelle), è arrivato ieri da autorevoli fonti del governo una forte spinta ad aprire i cantieri della «nostra» Tav, la Brescia-Verona, tratta già finanziata per un miliardo e 800 milioni Iva compresa, che aspetta solo il timbro sul progetto esecutivo per completare gli espropri e aprire i cantieri del primo lotto tra Lonato e Desenzano. «APRIRE i cantieri della Brescia-Verona, e velocemente»: lo ha dichiarato ieri a Verona il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il «numero due» leghista del ministero retto da Danilo Toninelli, all’indomani dell’accordo tra Lega e 5 Stelle sullo stop all’«altra» Tav, quella di Torino verso la Francia. PARTITA CHIUSA per la Brescia-Verona? Secondo fonti di Bresciaoggi, non è ancora chiusa dal punto di vista del ministro Toninelli, che starebbe preparando per marzo un sopralluogo sul Garda, in particolare nella zona di Desenzano, per un’osservazione diretta dei territori destinati ad essere attraversati dal primo lotto dei lavori Tav. Oltretutto, lo stesso Toninelli è il committente dell’analisi costi-benefici per la Brescia-Verona: il ministro ha sempre detto che non avrebbe preso decisioni prima di aver consultato l’analisi, che non è stata ancora depositata. Difficile capire se la svolta sia davvero arrivata, come lasciano intendere le nette parole del sottosegretario Edoardo Rixi: « Sulla Tav bisogna soprattutto cercare di procedere rapidamente con le opere che possono essere cantierizzate da subito, ad esempio la Brescia-Verona e la Verona-Vicenza - ha detto il sottosegretario -: devono essere aperte velocemente». Dichiarazioni fresche, rese ieri all’Ansa da Rixi alla giornata di incontri Alis alla Transpotec Logitec di Verona. UNA TAV SÌ e l’altra no? «Sul tunnel di valico - ha precisato il sottosegretario leghista, riferendosi alla tratta tra Torino e Lione che il governo ha deciso di congelare, in accordo fra Lega e 5 Stelle - se si sta anche due mesi ad approfondire e si riescono a recuperare risorse, credo che possa essere utile». Così ha detto. Ma la Brescia Verona, che è molto più «avanti» della Torino-Lione a livello di progettazione e di finanziamento, per Rixi si può cominciare. CHI IN QUESTE PAROLE veda una sorta di scambio o di baratto tra le due forze di governo, bloccare una Tav ma far partire l’altra, forse ci azzeccano o forse sbaglia, chissà. Perché fino all’altro ieri sembrava invece che anche per la Brescia-Verona si fosse aperta una finestra di dialogo per una revisione del progetto, la cosiddetta Tav «light». I DEPUTATI del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo e Manuel Fantinati, che sono di Verona, hanno infatti dichiarato pochi giorni fa che «l’ipotesi di revisione dell’alta velocità Brescia-Padova sulla scorta di quanto avvenuto sulla Venezia-Trieste è la strada giusta da percorrere». Forse le indiscrezioni su un prossimo sopralluogo di Toninelli sono legate a questa «finestra» di possibilità che si era aperta nei giorni scorsi. O forse le dichiarazioni di Rixi vogliono dire che quella finestra si è già chiusa. •

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