Stop al «residence», meglio un albergo

di Alessandro Gatta
Anche la villa esistente sarà trasformata per destinazione turisticaUn  disegno  in «3D» degli esterni della futura struttura  alberghiera
Anche la villa esistente sarà trasformata per destinazione turisticaUn disegno in «3D» degli esterni della futura struttura alberghiera
Anche la villa esistente sarà trasformata per destinazione turisticaUn  disegno  in «3D» degli esterni della futura struttura  alberghiera
Anche la villa esistente sarà trasformata per destinazione turisticaUn disegno in «3D» degli esterni della futura struttura alberghiera

Stop ai volumi residenziali e spazio al turistico-ricettivo, con la realizzazione di una nuova struttura alberghiera con piscina, che prevede anche il recupero e la riconversione di una villa padronale e di una vecchia cascina. MENO VILLE, più accoglienza turistica: questo in estrema sintesi è lo spirito del nuovo corso del Piano attuativo «Azzurra» di Padenghe, in un’area privata tra via Barbieri e via Verdi (praticamente di fronte ai campi sportivi) per cui da pochi giorni è stata avviata una procedura di Suap, lo Sportello unico per le attività produttive. Ci vorrà del tempo, ma la strada è tracciata: «Il percorso è lungo e coinvolge diversi enti tra cui la Provincia, la Soprintendenza, l’Ats e i Comuni limitrofi - spiega il sindaco Patrizia Avanzini - e dunque prima che si concretizzi ci vorranno almeno un paio d’anni. Il progetto adesso è in fase di istruttoria, ma in ogni caso il volume residenziale già esistente sarà tutto convertito a destinazione alberghiera, rispettando la filosofia del nostro Pgt che si pone l’obiettivo di ridurre il residenziale, anche favorendo il turismo». Il Piano attuativo risale al 2013, poi un paio d’anni fa si è cominciato a ragionare alla conversione turistica del comparto e lo scorso anno il procedimento è proseguito fino all’ultima Conferenza dei servizi. Il progetto prevede la riconversione della storica villa padronale «Villa Tosio», a cui sarà affiancato un «fabbricato accessorio» oltre che la cascina da recuperare. Qualche dettaglio: per la villa si prevede ristorante con bar e reception al piano terra, poi 7 camere e una saletta comune al primo piano, altre 8 camere e una torretta panoramica al piano secondo. A FIANCO della villa dovrebbe sorgere una palestra con spa da circa 56 metri quadrati, con spogliatoi e pure una «stanza camino» da 15 mq. Anche la cascina diventerà struttura ricettiva vera e propria, con una ventina di suite e una piscina centrale da 355 mq: a questa si aggiunge l’abitazione del direttore del futuro albergo. In attesa dei prossimi passaggi tecnici, si registrano alcune prescrizioni della Soprintendenza, che in particolare suggerisce modifiche alla progettazione in modo che sia «unitaria e coerente» per tutto il comparto, oltre a richiedere (vista la zona considerata delicata) accertamenti archeologici preventivi prima di procedere con i lavori. •

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