GARDONE RIVIERA

Sul nuovo depuratore ombre e interrogativi

di Sergio Zanca In Consiglio comunale il dibattito
In evidenza i costi alle stelle e i disagi dei cantieri
La condotta sublacuale: prevista la sostituzione con tubature a terra
La condotta sublacuale: prevista la sostituzione con tubature a terra
La condotta sublacuale: prevista la sostituzione con tubature a terra
La condotta sublacuale: prevista la sostituzione con tubature a terra

Nel Consiglio comunale di Gardone Riviera, durante la discussione per l'adesione alla Associazione temporanea di scopo (Ats) per realizzare la nuova rete di collettazione dei liquami e il nuovo depuratore per la sponda bresciana del lago, sono emerse preoccupazioni di notevole rilievo.
È stato Mario Quecchia, capogruppo del centrosinistra, a sollevare una serie di rilevanti interrogativi sull'opportunità dell'opera da 220 milioni. In sintesi: la posa di chilometri di tubature causerbbe, a suo dire, disagi enormi. Inoltre serve a poco un depuratore in più, se poi nei Comuni non esiste nemmeno la separazione tra acque bianche e nere.
«I SINDACI - ha detto l'ex amministratore della società Garda Uno- devono fare un esame di coscienza. In alcune località i tubi delle acque bianche sono stati separati dalle nere, ma in molte altre no. Cosa succede, in queste ultime? Che tutto si mescola e, nei giorni d'un temporale, le condotte tracimano, sversando a lago. Inoltre i reflui diluiti, diretti al depuratore di Peschiera, consumano una gran quantità di micro organismi, che dovrebbero smaltire i veri liquami. Senza dimenticare l'enorme costo di energia elettrica necessaria a trasportare i fiumi d'acqua. Sono questi i nodi da risolvere».
Poi il discorso sul progetto unitario richiesto dal Ministero dell'Ambient, riguardante sia la sponda orientale del lago (39 chilometri da Malcesine a Torri, altri 66 fino a Peschiera, con l'attuale depuratore potenziato) che quella occidentale (82 chilometri da Gargnano alla Bassa bresciana).
Oltre le difficoltà legate al reperimento di tutti quei milioni, Quecchia ha rimarcato come l'eliminazione di tutte le condutture sublacuali obbligherebbe «a collocare tubi da un metro, un metro e mezzo di diametro lungo la strada litoranea. Un intervento della durata di quattro o cinque anni, con grossi problemi di viabilità. Se asfaltare la strada per due giorni scatena polemiche infinite, immaginate cosa succederebbe in futuro».
IL VICESINDACO di Gardone Riviera, Giampietro Seresina, ha invece sollevato un altro interrogativo: «La Comunità del Garda si sta dando da fare per portare avanti temi di notevole interesse generale, come la depurazione, la qualità e i livelli delle acque, cercando di trovare adeguate soluzioni. Ebbene, com'è possibile che località di prima grandezza come Riva o Desenzano siano fuori dalla Comunità? Se non ci credono, sciogliamolo».

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