Sull’acqua pubblica
parte il pressing
dei «Cinque stelle»

Sul tema della gestione dell’acqua scende in campo il Movimento 5 Stelle con un’iniziativa congiunta a livello provinciale.

Obiettivo è contrastare la decisione della Provincia di Brescia che, con la creazione della società Acque bresciane, ha dato il via a un processo che porterà ad una gestione mista del servizio. Appoggiando il comitato «Brescia acqua bene comune», il Movimento 5 Stelle, sostiene l’indizione di un referendum per ribadire la necessità che la gestione del bene essenziale per eccellenza, l’acqua appunto, resti in mani pubbliche e non venga ceduta a privati.

LO HANNO SPIEGATO martedì sera in una conferenza stampa il deputato grillino Claudio Cominardi insieme ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Lonato, Rossella Magazza, Padenghe, Andrea Paccagnella, Bedizzole, Gianluca Gorlani e Desenzano, Andrea Spiller.

Proprio quest’ultimo ha presentato di recente una mozione che verrà discussa nel prossimo Xonsiglio comunale in cui chiede l’impegno del sindaco e della Giunta ad approvare la proposta di indizione di un referendum consultivo provinciale sulla gestione pubblica dell’acqua. Iniziative analoghe sono state portate avanti negli altri comuni dove i pentastellati hanno una rappresentanza. A Bedizzole e Padenghe il documento verrà discusso nelle prossime sedute di consiglio, mentre a Lonato la mozione è stata respinta lo scorso 28 luglio, così come a Montichiari. Una decina, finora i comuni bresciani dove la mozione è stata approvata.

«Questo indica che ci sono margini per sperare di avere un esito positivo», ha commentato Cominardi ribadendo la necessità di trasparenza e partecipazione dei consiglieri chiamati ad esprimere il proprio voto. Necessario infatti per presentare richiesta di indizione del referendum l’adesione formale di almeno 25 Consigli Comunali che rappresentino collettivamente almeno il 3 per cento degli elettori bresciani.M.L.P.

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