Tav, Beccalossi in pressing su Salvini

di V.R.
Striscioni «No Tav» sul Comune di  Torino: alta la tensione politicaIl consigliere Viviana Beccalossi
Striscioni «No Tav» sul Comune di Torino: alta la tensione politicaIl consigliere Viviana Beccalossi
Striscioni «No Tav» sul Comune di  Torino: alta la tensione politicaIl consigliere Viviana Beccalossi
Striscioni «No Tav» sul Comune di Torino: alta la tensione politicaIl consigliere Viviana Beccalossi

«Salvini non ceda al ricatto dei 5 Stelle sulla Tav». Questo il messaggio al centro di una sorta di «triangolo», non amoroso ma politico e piuttosto spigoloso, che vede sui tre lati il centrodestra lombardo (e piemontese), la Lega e il movimento pentastellato. Il timore del centrodestra, più un fuoco di sbarramento che un vero e proprio monito, è che per togliere i 5 Stelle dall’imbarazzo creato dal caso Tap, il partito di Salvini possa concedere a Di Maio lo «scalpo» dell’alta velocità, cedendo a pressioni grilline per accettare una definitiva cancellazione della Tav sia per la tratta Torino-Lione sia per la Brescia-Verona. «Il doveroso salvataggio della Tap non sia merce di scambio per bloccare lo sviluppo della Tav. Matteo Salvini, che si è conquistato sul campo la leadership del centrodestra, non può tradire le istanze dei suoi elettori e dell’Italia, a cui si farebbe solo del male cancellando opere fondamentali per lo sviluppo economico»: lo dichiara Viviana Beccalossi, consigliere regionale bresciano, che si fa portavoce di numerosi esponenti della destra politica, tra cui Andrea Fluttero, Pietro Laffranco, Massimo Corsaro, Massimo Giorgetti. «Un ritiro dell’Italia dalla Tav - si legge nella nota- creerebbe un danno inaccettabile, che non può essere giustificato solo per accontentare gli alleati del Movimento 5 stelle, in evidente e peraltro prevedibile difficoltà. Al ministro Salvini - conclude Viviana Beccalossi - chiediamo di non deludere i milioni di italiani che, soprattutto al nord e a partire dagli imprenditori, hanno premiato le sue iniziative votandolo per varare riforme utili all’economia». In realtà dalla Lega non giungono in queste ore particolari segnali di voler «sacrificare» la Tav sull’altare dell’alleanza di governo: a Torino come per la Brescia-Verona, dal Carroccio sono giunte al contrario dichiarazioni che si distanziano, diplomaticamente, dalle posizioni pentastellate sull’alta velocità. Ma la situazione, come si dice, è fluida. •

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