Sul versante del nuovo tunnel a nord di Gargnano che sostituirà le prime tre gallerie fino allo svincolo con la Provinciale di Tignale, il programma va avanti: con l’avvio del procedimento di fattibilità tecnica ed economica, il progetto imbocca la corsia di sorpasso per la conferenza dei servizi.
«DOPO questo passo - spiega Davide Pace, presidente della Comunità montana, ente capofila per la gestione dei fondi da 1,8 milioni di euro per la progettazione dell’opera - sarà la volta del progetto preliminare, l’esecutivo e l’appalto delle opere: presunto inizio lavori entro il 2020».
Tra le quattro soluzioni progettuali prese in esame ha prevalso quella con l’ingresso del tunnel accanto all’attuale prima galleria, la D’Acli, e uscita in rotatoria al bivio per Tignale: 1.800 metri di tunnel a doppio senso di marcia. Una quinta ipotesi è stata subito scartata: prevedeva costi minori (45 anziché i previsti 70 milioni di euro) e l’ombocco con la prima galleria a nord di Gargnano, la D’Acli (930 metri), che avrebbe interessato poi anche la seconda, Eutemia (60 metri) e la terza Dei Ciclopi (655 metri), fino al bivio per l’altopiano di Tignale. Al termine dei lavori le vecchie gallerie rimarranno come strada alternativa e ciclabile. L.SCA.