Tra progetti e idee per il futuro
l’alberghiero vede il traguardo

di Sergio Zanca
La nuova sede dell’alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone
La nuova sede dell’alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone
La nuova sede dell’alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone
La nuova sede dell’alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone

Il nuovo alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone Riviera è l’unico edificio scolastico in costruzione (al momento) nella nostra provincia. I lavori, iniziati nell’estate 2014, forse termineranno a fine 2016. «L’obiettivo - ha dichiarato il sindaco Andrea Cipani in Consiglio - è di traslocare dalla sede attuale nel periodo delle festività natalizie. Se ciò non fosse possibile, con più calma, nell’estate del 2017».

CONTINUA intanto la discussione sul futuro dell’immobile attuale, occupato dai 470 studenti che frequentano i vari indirizzi. La Soprintendenza punta a raderlo al suolo, per la presenza di amianto. Il municipio è di parere opposto, e intende salvarlo.

L’obiettivo: conservare la reception, la mensa e le cucine. «Tutti gli anni vengono effettuati controlli sull’amianto, la situazione non desta preoccupazione - ha spiegato Cipani - Quando il nuovo istituto verrà ultimato, la Provincia ci restituirà il fabbricato attuale, che noi vorremmo riconvertire. Purtroppo non abbiamo le risorse per farlo. Dovremo studiare una soluzione. Confidiamo di poterne utilizzare una parte».

Per quanto riguarda i lavori in corso, è stata l’impresa Biserni di Reggio Emilia ad aggiudicarseli, con un ribasso del 27% sulla base d’asta, cui bisogna aggiungere i costi del personale e della sicurezza, per un totale di 3,2 milioni, rispetto ai 4 milioni ipotizzati. Ben 420 le ditte partecipanti alla gara. Il nuovo edificio sorgerà su quattro piani, di cui uno interrato. Ospiterà 18 aule, due laboratori di cucina con annessa sala bar, altrettanti di informatica, la sala professori, gli spazi amministrativi, archivi e depositi.

UNA STRUTTURA all’avanguardia, realizzata in cemento con isolatori e smorzatori antisismici, i primi utilizzati nella nostra provincia per una scuola. Il progetto, coordinato da Margherita Colombini, era stato redatto nel lontano luglio 2007. Per realizzare il fabbricato, su una superficie di 3 mila metri quadri, a suo tempo il Comune aveva aumentato la volumetria prevista dal Prg, portandola da 4.500 a 13.700 metri cubi (altezza massima sei metri e mezzo). Inoltre ha speso 170 mila euro per spostare le serre delle Pernighe, e acceso un mutuo di 250 mila euro per contribuire all’investimento. A sua volta la Regione ha stanziato 500 mila euro. Per non perdere la visuale di fronte alle loro abitazioni, la famiglia Niboli, che risiede nella zona retrostante, ha eseguito gli scavi, abbassando le quote del terreno su cui sta sorgendo l’immobile. Il comune ha rimosso gli olivi, sistemandoli a Fasano Sopra.

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