Truffa a luci
rosse, un
20enne in trappola

di N.P.C.
La vittima  non è caduta nella trappola del truffatore a luci rosse
La vittima non è caduta nella trappola del truffatore a luci rosse
La vittima  non è caduta nella trappola del truffatore a luci rosse
La vittima non è caduta nella trappola del truffatore a luci rosse

Per tessere l’articolata tela di una truffa a luci rosse aveva ricamato attraverso la chat una serie di bugie degne di uno scrittore di canovacci di soap opera. Lui, 20enne di Salò con una fantasia sconfinata prima si è inizialmente spacciato per un insegnante di ballo offrendo alla sua vittima, una 40enne residente sul lago conosciuta attraverso Facebook, delle lezioni. Poi sono iniziate le avanches via social, sempre più ardite e con proposte di incontri hard. Allo sdegnato rifiuto della 40enne, il giovane ha cercato un’altra strategia per cercare di circuire l’amica di chat. LA TATTICA È STATA quella di inventarsi una presunta relazione extraconiugale del marito della 40enne con un’allieva della sua fantomatica scuola di ballo. Una bugia, come detto, costruita in modo verosimile e per questo capace di instillare il tarlo del sospetto nell’amica di chat. A quel punto la potenziale vittima della truffa, raggirata e messa di fronte al dubbio di una presunta relazione clandestina del marito, ha acconsentito di incontrare il 20enne che aveva promesso di fornire le prove del tradimento. Ma per la documentazione fotografica della relazione del marito, aveva chiesto alla 40enne 700 euro in contanti in una busta e il consenso ad avere un rapporto sessuale con lui. Fortunatamente, smaltito lo smarrimento iniziale, la destinataria della proposta indecente ha ritrovato la razionalità e con coraggio e forza d’animo, riponendo la massima fiducia nella fedeltà del marito, si rivolta ai carabinieri di Salò che hanno preparato la trappola. All’appuntamento si sono presentati anche i militari che hanno arrestato il ragazzo che stava recuperano la busta contenente le banconote segnate. IL GIORNO SUCCESSIVO si è aperto il processo per direttissima: il giudice ha convalidato la misura cautelare, ma ha rimesso in libertà il 20enne che fino alla prossima udienza avrà l’obbligo di presentarsi ai carabinieri per la firma. Quasi inutile aggiungere che la relazione extraconiugale del marito della vittima era un’invenzione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti