Non è ancora tempo di bilanci definitivi, ma a Limone le prime stime della stagione turistica anticipano il segno «più» rispetto alla stagione monstre del 2016, quando il Garda bresciano oltrepassò il record storico di 7.378.903 di presenze, di cui 1.206.294 proprio a Limone.
«Le nostre percentuali di crescita saranno fra del 3-4%, ma in valori assoluti siamo al top e più di così non sapremmo dove alloggiare i nostri ospiti. Gli alberghi e i campeggi sono sempre pieni e negli ultimi anni abbiamo aumentato di pochissimo la capienza dei posti letto scegliendo di ristrutturare gli alberghi già esistenti e tenendo i prezzi competitivi».
IL BORGO conta circa 1.200 residenti ma dispone di quasi 7.000 posti letto (6 mila alberghieri) per 96 esercizi e d’estate fa registrare in media una presenza di 20 mila turisti al giorno. «Il dato più rilevante - è l’analisi di Risatti – è quest’anno l’aumento esponenziale dei pendolari del turismo: ogni giorno tra battelli e pullman privati, sono tantissime le persone che scelgono di visitare Limone anche per poche ore; stiamo parlando per questo segmento di un 25-30% in più di persone sullo scorso anno. Mai accaduto che già dalle 9 i parcheggi fossero pieni».
Non solo tedeschi, sempre preponderanti con oltre il 70% delle presenze, ma affiancati a un numero crescente di diverse nazionalità. «Il mondo sta diventando sempre più piccolo - fa notare il sindaco di Limone -: inglesi e francesi mai così numerosi, ma anche tanti arabi, scandinavi, cechi e polacchi, davvero bei clienti».
Termometro della stagione non può che essere la limonaia del Castél, con i suoi 183.800 visitatori nel 2016, in crescita quest’anno: «Ad agosto - annuncia Risatti - avevamo raggiunto un 5% in più di ingressi rispetto alla passata stagione. Ma la partita per noi si sta giocando adesso, da metà settembre in poi: è qui che si incrementano i flussi. E se il meteo ci assiste lavoreremo ancora alla grande». L.SCA.