Tutta colpa della rottura dei palloni

I PALLONI DELLA SPERANZA. Sono 15 i galleggianti, riempiti con 27 mila litri d’aria complessivi, che avevano permesso di riportare a pelo d’acqua la chiatta prima della sua definitiva riemersione in superficie.UNA PRIGIONE D’ACQUA. La doppia rottura dei dispositivi di galleggiamento, uno tagliato dalle lamiere e uno scoppiato dopo la sostituzione, ha impedito di portare il barcone in assetto per la sua riemersione.
I PALLONI DELLA SPERANZA. Sono 15 i galleggianti, riempiti con 27 mila litri d’aria complessivi, che avevano permesso di riportare a pelo d’acqua la chiatta prima della sua definitiva riemersione in superficie.UNA PRIGIONE D’ACQUA. La doppia rottura dei dispositivi di galleggiamento, uno tagliato dalle lamiere e uno scoppiato dopo la sostituzione, ha impedito di portare il barcone in assetto per la sua riemersione.
I PALLONI DELLA SPERANZA. Sono 15 i galleggianti, riempiti con 27 mila litri d’aria complessivi, che avevano permesso di riportare a pelo d’acqua la chiatta prima della sua definitiva riemersione in superficie.UNA PRIGIONE D’ACQUA. La doppia rottura dei dispositivi di galleggiamento, uno tagliato dalle lamiere e uno scoppiato dopo la sostituzione, ha impedito di portare il barcone in assetto per la sua riemersione.
I PALLONI DELLA SPERANZA. Sono 15 i galleggianti, riempiti con 27 mila litri d’aria complessivi, che avevano permesso di riportare a pelo d’acqua la chiatta prima della sua definitiva riemersione in superficie.UNA PRIGIONE D’ACQUA. La doppia rottura dei dispositivi di galleggiamento, uno tagliato dalle lamiere e uno scoppiato dopo la sostituzione, ha impedito di portare il barcone in assetto per la sua riemersione.

L’altroieri un gran lavoro preparatorio, con i sommozzatori che avevano agganciato il relitto da una profondità di 23 metri per portarlo a pelo d’acqua e avvicinarlo alla riva. Ieri doveva completarsi la riemersione, ma qualcosa è andato maledettamente storto, con non una ma ben due rotture dei dispositivi di galleggiamento a causa di banali ma imprevedibili incidenti. Tutto da rifare: oggi l’ennesimo tentativo, con la stessa tecnica di recupero (i palloni pieni d’aria) ma si spera con miglior fortuna.

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