L’altroieri un gran lavoro preparatorio, con i sommozzatori che avevano agganciato il relitto da una profondità di 23 metri per portarlo a pelo d’acqua e avvicinarlo alla riva.
Ieri doveva completarsi la riemersione, ma qualcosa è andato maledettamente storto, con non una ma ben due rotture dei dispositivi di galleggiamento a causa di banali ma imprevedibili incidenti., Tutto da rifare: oggi l’ennesimo tentativo, con la stessa tecnica di recupero (i palloni pieni d’aria) ma si spera con miglior fortuna.