Ultimo ciak, D’Annunzio lascia il Vittoriale

di Luciano Scarpetta
L’Alfa del ’36 sulle Zette di  Salò, rimessa in moto per uno degli ultimi «ciak» del film sul GardaSergio Castellitto come Gabriele D’Annunzio da una foto di scena
L’Alfa del ’36 sulle Zette di Salò, rimessa in moto per uno degli ultimi «ciak» del film sul GardaSergio Castellitto come Gabriele D’Annunzio da una foto di scena
L’Alfa del ’36 sulle Zette di  Salò, rimessa in moto per uno degli ultimi «ciak» del film sul GardaSergio Castellitto come Gabriele D’Annunzio da una foto di scena
L’Alfa del ’36 sulle Zette di Salò, rimessa in moto per uno degli ultimi «ciak» del film sul GardaSergio Castellitto come Gabriele D’Annunzio da una foto di scena

Ultimo «ciak» e adesso tutti a Roma: il film «Il cattivo poeta» ha completato l’ultimo giorno delle riprese esterne sul Garda. Dopo un paio d’ore di prove sul lungolago di Toscolano Maderno, è stato deciso di smontare il set per far ritorno a Gardone Riviera, poi qui dopo le 15, partendo dall’inizio di via Panoramica, in una stradina a 300 metri alle spalle del Vittoriale, sono state girate le ultime scene alla luce naturale. Sono terminate così le giornate lavorative della troupe cinematografica sugli scenari dell’alto Garda bresciano. Quasi un mese di «ciak» per ambientare le scene del film all’interno del blindatissimo Vittoriale degli Italiani o sulle strade più panoramiche del lago: oltre agli attori protagonisti (nel «cast» spicca Sergio Castellitto che interpreta D’Annunzio) si sono alternate ben 200 comparse, reclutate prima di Natale dopo un’infinità di casting. I CASTING resteranno un’esperienza memorabile per molti: ai provini si erano presentate oltre 2.000 persone giunte da ogni angolo della Provincia. La mezza dozzina reclutata nel fine settimana per gli esterni sul lungolago Zanardelli di Toscolano Maderno (compresa la controfigura di D’Annunzio-Castellitto) ha invece atteso invano il proprio turno dalle 12 all’ombra della siepe di un campeggio sul promontorio, dove la troupe aveva approntato la base, ma verso le 14 è stato deciso di annullare le riprese. Nemmeno la splendida Alfa Romeo 6C 2300 del 1935, pezzo unico, si dice, appartenuto a D’Annunzio, è stata scaricata dal camion giallo parcheggiato nel campeggio «Chissà se ci pagheranno la giornata lo stesso», si domandavano delusi i ragazzi: 87 euro al giorno non sono pochi. Da domani l’ultima parte della lavorazione del film, prodotto con il contributo del Ministero dei beni culturali, verrà girata a Roma. Per il Garda e le sue bellezze sarà l’ennesimo «spot», presto nei migliri cinema. •

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