Un nuovo «guardiano» veglierà sul Garda

di Sergio Zanca
Il lago visto da Toscolano: la stazione dovrebbe essere ormeggiata al largo della penisola di Sirmione
Il lago visto da Toscolano: la stazione dovrebbe essere ormeggiata al largo della penisola di Sirmione
Il lago visto da Toscolano: la stazione dovrebbe essere ormeggiata al largo della penisola di Sirmione
Il lago visto da Toscolano: la stazione dovrebbe essere ormeggiata al largo della penisola di Sirmione

Un check-up continuo e in tempo reale dello stato di salute del lago di Garda. Grazie a una stazione fissa galleggiante che consentirà di visualizzare in tempo reale le condizioni meteo e termiche del Benaco. L’Autorità di bacino, che ha sede a Salò e raggruppa tutte le località della riviera bresciana del Garda e del lago d’Idro, ha deciso di attivarla a breve e di installarla, molto probabilmente, al largo della penisola di Sirmione, in un punto non ancora precisato.

LA DECISIONE verrà presa dopo avere consultato i responsabili della Navigazione pubblica e i rappresentanti dei pescatori gardesani.

Costo dell’operazione, proposta dalla Facoltà di ingegneria dell’Università di Brescia, 40 mila euro, già stanziati dal consiglio di amministrazione dell’Autorità, presieduto da Bernardo Berardinelli. Esigua la spesa per la gestione annuale (si parla di qualche centinaio di euro in tutto per la manutenzione).

«Equipaggiata con un sistema di trasmissione via Gsm -Gprs e relativo kit di alimentazione - spiega il professor Marco Pilotti - ogni mezz’ora la stazione invierà a un database i dati riguardanti l’ossigeno disciolto in profondità, la temperatura dell’acqua sia nei primi 50 metri che sui fondali, le oscillazioni del livello del lago, la pressione atmosferica, la radiazione sulla superficie, i flussi termici, la direzione e l’intensità del vento». Insomma, un radiografia completa e dettagliata del bacino e dell’acqua.

DA TEMPO quattro stazioni simili sono state collocate sul Sebino (due a terra, a Castro e a Iseo, e due galleggianti, a Peschiera e nei pressi della Corna Trentapassi), che hanno consentito di comprendere i meccanismi di scambio energetico e di mescolamento che determinano i movimenti delle acque e ne condizionano il ricambio. Una rete realizzata con il finanziamento della Comunità Montana del laghi bergamaschi.

Sul Garda, invece, i quattrini li mette l’Autorità di bacino, che incassa i canoni degli ormeggi (i posti barca in tutti i porti) e dalle concessioni a privati delle aree demaniali.

«L’acqua dei laghi costituisce una risorsa fondamentale - aggiunge Pilotti - Quello di Costanza, con 8 miliardi di metri cubi, serve ogni giorno quattro milioni di abitanti. Il Garda, con 50 miliardi di metri cubi, potrebbe soddisfare il fabbisogno idropotabile italiano per 3.005 giorni, pari a 8 anni abbondanti. Bisogna quindi tenerlo controllato, e impedire qualsiasi tipo di deterioramento o di danno».

La stazione, alimentata da pannelli solari, sarà visibile grazie all’installazione di tre lampeggianti. I dati consentiranno di comprendere le dinamiche evolutive, di potenziare e integrare la rete di monitoraggio dell’Arpa, di aiutare le autorità locali nel prendere decisioni sull’uso sostenibile delle risorse idriche, di effettuare ricerche da parte della scuola e della società civile.

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