Un pezzo di paraurti
in spiaggia. A vuoto
le ricerche di Campione

Anche ieri una giornata senza esito per le ricerche di Pietro Giordani
Anche ieri una giornata senza esito per le ricerche di Pietro Giordani
Anche ieri una giornata senza esito per le ricerche di Pietro Giordani
Anche ieri una giornata senza esito per le ricerche di Pietro Giordani

Luciano Scarpetta Le ricerche di Pietro Giordani, 33 anni, scomparso da casa la sera di venerdì 22 dicembre, insistono con decisione a scandagliare il delta di Campione nella frazione a lago di Tremosine, località dalla quale il gargnanese potrebbe essere transitato quel giorno con la sua utilitaria, una Panda 4X4 rossa ultimo modello, poco prima delle 19. Le ricerche sono riprese a pieno ritmo dopo che nella giornata di lunedì da un gargnanese sulla spiaggia del Prà de la Fam di Tignale, un chilometro più a sud di Campione, è stato trovato un frammento di 70 cm del paraurti anteriore di una Panda rossa: pare sia stato riconosciuto dai famigliari come quello della vettura di Pietro Giordani perché riparato in precedenza con del silicone. Non si esclude quindi che il paraurti possa essere stato trasportato verso sud dalla corrente del lago in seguito ad un incidente o ad un gesto estremo. IN ACQUA i sommozzatori dei Volontari del Garda con la loro imbarcazione da ricerche in profondità Volga 2026, del Rov, un robot subacqueo, e telecamere, affiancati poi dall’unità navale dei Vigili del Fuoco di Salò. «Grazie al loro supporto con il gommone - spiega Luca Turrini dei Volontari del Garda - abbiamo potuto spostare più agevolmente al largo il nostro Rov perché le condizioni del lago a causa del vento abbastanza sostenuto, non ci agevolavano il lavoro». Durante la mattinata è stato ispezionato il tratto di fondale a sud del molo a fianco della sede del circolo vela di Campione fino ad una profondità di 80 metri, senza rilevare tracce o strisciate anomale sul fondale. Intorno alle 14, con analoghe modalità, i controlli hanno interessato la zona a nord del molo, fortunatamente con lo stesso esito delle ore precedenti. Sul lungolago Olcese ad assistere alle operazioni c’erano il padre Sperandio, il figlio Ludovico e un paio di amici. L’inquietante silenzio sulla sorte di Pietro Giordani si protrae ormai dal pomeriggio di Natale, quando il fratello Ludovico lancia l’allarme per la scomparsa di Pietro, ormai da 72 ore svanito nel nulla. Dal giorno successivo oltre agli inquirenti e ai Vigili del fuoco, anche tanti amici del 33enne cominciano a perlustrare il territorio palmo a palmo, inutilmente. •

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