Una fucina di idee nel cuore di Moniga

Mauro «Maisel» Zuliani, al centro, con lo staff del «Grimaiselab»
Mauro «Maisel» Zuliani, al centro, con lo staff del «Grimaiselab»
Mauro «Maisel» Zuliani, al centro, con lo staff del «Grimaiselab»
Mauro «Maisel» Zuliani, al centro, con lo staff del «Grimaiselab»

Alessandro Gatta Non è solo una galleria, non è solo un laboratorio: ma una ventata d’aria fresca (e culturale) a due passi dalla piazza di Moniga. Ha aperto ufficialmente in questi giorni il nuovo, nuovissimo «Grimaiselab», laboratorio creativo a cura di Mauro Maisel (al secolo Mauro Zuliani), giovane artista classe 1983 che si occupa di arte ormai dal 2012. PER SUA STESSA natura, sarà uno spazio in continua evoluzione: laboratorio per le sue creazioni, spazio comune per future collaborazioni, opere e sperimentazioni in «diretta», eventi e vernissage, un domani uno spazio aperto a tutti i creativi della zona. Nota curiosa, due notizie al prezzo di una: il «Grimaiselab» trova posto nei locali che un tempo (per decenni, chi non se lo ricorda non è di Moniga) hanno ospitato lo storico «caccia&pesca» dell’Armando, personaggio cult del paese che da quasi 10 anni si gode la meritata pensione. Eccola, la seconda bella notizia: uno spazio ritrovato in uno spazio che invece era svuotato da anni, rinnovato negli intenti e posizionato nel cuore pulsante del paese, in linea d’aria davvero a poche decine di metri dalla piazza. «Mi piace definirlo il mio grande passo - spiega Maisel, che in questi giorni è già al lavoro nel suo lab - perché dopo aver lavorato per anni in garage, gli spazi non permettevano più grandi progetti». Una storia che comincia da lontano: la sua passione per le arti grafiche e visive potrebbe essere quasi genetica, dato che mamma Roberta (in arte Iole Sade) è una pittrice. La disciplina vien da sé, tra le mura di casa: fin da bambino Maisel copia fumetti, disegna, sperimenta colori e tecniche diverse. Un pò alla volta cresce, e impara: un corso all’Accademia Santa Giulia di Brescia, poi tra fatiche e gavetta anche le prime soddisfazioni. Collettive sul Garda e nell’hinterland cittadino, un paio di esposizioni a Milano (la prima nel 2013, l’ultima la scorsa primavera con un’opera intitolata «Il Rogo»), altre opere negli spazi di Virgin Radio. E ora il «Grimaiselab». Che ha già incassato il sostegno di «iTown Arte», collettivo che si batte «per la conoscenza e la fruizione dell’arte contemporanea». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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