Una mano tesa alle donne vittime di violenza

di Maria Lisa Piaterra
La cerimonia di consegna del ricavato del mercatino e i protagonisti del progetto antiviolenza
La cerimonia di consegna del ricavato del mercatino e i protagonisti del progetto antiviolenza
La cerimonia di consegna del ricavato del mercatino e i protagonisti del progetto antiviolenza
La cerimonia di consegna del ricavato del mercatino e i protagonisti del progetto antiviolenza

Non mimose ma gesti concreti per ridare un futuro alle donne vittime di violenza. Seguendo questa filosofia lo scorso marzo, in occasione della festa della donna, il centro polifunzionale «Le vele» di Desenzano, su iniziativa di Monica Cardinale, ha allestito un mercatino battezzato «Piantiamola!». Il ricavato dell’evento, articolato in quattro giornate e patrocinato dalla Commissione per le pari opportunità del Comune, presieduta da Maria Pia Pasquetti, è stato donato ieri all’associazione Gratitudine, che dal 2011 si occupa di accompagnare le donne vittime di violenza in un percorso di crescita e di acquisizione dell’autonomia. A ritirare la donazione, la presidente Adileia Antunes Dos Santos, che si occupa della gestione delle due case di accoglienza di Desenzano e Lonato. «Il nostro obiettivo – ha spiegato - è quello di aiutare le donne a riscrivere la loro storia, sostenendole, ma allo stesso tempo incentivandole a camminare da sole». In questa direzione si inseriscono anche le altre iniziative che il Comune, sotto la guida dell’assessore alle politiche sociali Annalisa Colombo, sta portando avanti. In particolare il progetto «Tessere legami», di cui il Comune di Desenzano è capofila, che entro l’estate vedrà l’apertura del primo spazio di ascolto dedicato alle donne che hanno subito violenza. In autunno poi l’inaugurazione di un vero e proprio centro antiviolenza che troverà sede a Salò e sarà dotato di un equipe multi professionale in linea a quanto previsto dalle normative europee. «Un progetto molto ambizioso - ha spiegato il responsabile Gabriele Bonazza - che coinvolge 4 ambiti e 76 comuni. L’obiettivo iniziale è quello della creazione del centro antiviolenza a cui successivamente si andranno ad aggiungere una serie di sportelli sparsi sul territorio. Per questo stiamo cercando volontari che saranno appositamente formati, in linea con quanto previsto dal progetto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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