Una tira e molla lungo oltre un mese

Gli uomini delle ricerche
Gli uomini delle ricerche
Gli uomini delle ricerche
Gli uomini delle ricerche

La vicenda ha inizio domenica 26 novembre quando una comitiva di sub avvista casualmente la chiatta affondata a 30 metri di profondità davanti al porticciolo del Casinò di Gardone. Il relitto preme sulla conduttura fognaria sommersa e c’è timore di un disastro ambientale per il concreto pericolo dello sversamento di liquami nel lago. Nei giorni successivi, il 29 e il 30 novembre, falliscono due tentativi di recupero dell’imbarcazione. Il 2 dicembre la Prefettura apre il tavolo di crisi, il 6 dopo le ispezioni dei Vigili del fuoco per conto della Procura che si sta occupando della vicenda, viene deciso il termine di 10 giorni per l’allestimento del cantiere e il recupero della chiatta ad opera della ditta armatrice. Il 9 dicembre l’allarme rientra dopo che le catenarie agganciate alle boe vengono spezzate e la tubatura si libera adagiandosi sul fondale accanto alla chiatta. L.SCA.

Suggerimenti