Urtato dal treno in corsa muore accanto ai binari

di Maria Lisa Piaterra
La vittima era già stata fermata e identificata dalla PolferLa salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale CivileIl tratto della Milano-Venezia teatro dell’incidente costato la vita a un trentenne di origini polacche
La vittima era già stata fermata e identificata dalla PolferLa salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale CivileIl tratto della Milano-Venezia teatro dell’incidente costato la vita a un trentenne di origini polacche
La vittima era già stata fermata e identificata dalla PolferLa salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale CivileIl tratto della Milano-Venezia teatro dell’incidente costato la vita a un trentenne di origini polacche
La vittima era già stata fermata e identificata dalla PolferLa salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale CivileIl tratto della Milano-Venezia teatro dell’incidente costato la vita a un trentenne di origini polacche

Dramma sulla linea ferroviaria che collega Venezia a Milano. Nella mattinata di ieri, a poche centinaia di metri di distanza dalla stazione di Desenzano, è stato trovato il cadavere di un trentenne di nazionalità polacca. Molti gli interrogativi su quanto accaduto e che al momento rimangono senza risposta, in attesa di ulteriori elementi al vaglio degli inquirenti. LA RICOSTRUZIONE dei fatti lascia presumere che si sia trattato di un incidente, ma nessuna ipotesi è esclusa. Il corpo senza vita della vittima è stato avvistato dal macchinista di un convoglio, in transito poco dopo le 10 in direzione Verona, che ha immediatamente lanciato l’allarme. Sul luogo del ritrovamento, lungo i binari nella campagna tra le località Casotto e Mirabello, sono intervenuti i carabinieri, la Polfer e i vigili del fuoco di Desenzano, che hanno provveduto a recuperare la salma poi ricomposta all’obitorio del Civile. Non è dato sapere da quanto tempo il cadavere fosse sui binari, elemento che potrà essere chiarito solo dall’esame autoptico. Come detto, i primi rilievi effettuati lasciano presumere che si sia trattato di un incidente. Le ferite riscontrate sul corpo del trentenne sarebbero infatti compatibili con l’urto di un treno. Le condizioni in cui è stato rinvenuto il cadavere non farebbero pensare a un gesto estremo, ma l’ipotesi al momento non è del tutto esclusa. Resta da capire come mai l’uomo, che nelle ore precedenti alla tragedia era stato fermato e identificato dalla Polfer in stazione a Brescia, camminasse lungo la linea ferroviaria, in aperta campagna: anche su questo le forze dell’ordine stanno cercando risposte. Pare che la vittima non fosse comunque nuova a questo tipo di comportamenti. Stavolta però qualcosa è andato storto, e forse sorpreso dall’arrivo improvviso di un convoglio non sarebbe riuscito a evitare l’impatto. L’ipotesi del suicidio, in un primo momento la più accreditata, ha lasciato spazio con il passare delle ore a quella dell’incidente, anche se il tratto dove è stato rinvenuto il cadavere è tristemente noto per essere spesso teatro di gesti estremi. Quanto accaduto non ha comportato particolari ripercussioni sul traffico ferroviario, che non è stato interrotto ma solo rallentato tra le 10 e le 12.15 nel tratto compreso tra le stazioni di Desenzano e Peschiera per consentire le operazioni di recupero della salma e i rilievi necessari. I convogli in transito hanno accumulato ritardi non superiori ai 10 minuti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti