«Vendere a sconosciuti
è sempre un’incognita»

Il presidente Luca Formentini
Il presidente Luca Formentini
Il presidente Luca Formentini
Il presidente Luca Formentini

«Dobbiamo ringraziare la Polizia di Stato per la riuscita delle indagini: si sono svolte con la massima collaborazione dei nostri associati e del Consorzio che rappresento, nel rispetto dei ruoli di ciascuno».

Non sono solo parole di circostanza quella di Luca Formentini, presidente del Consorzio di tutela del vino Lugana Doc, di cui sono associate le sei aziende colpite dai truffatori: «Credo che questo - spiega - abbia fatto la differenza nell’affrontare la vicenda: è importante sapere a chi rivolgersi quando succedono cose come queste. Fondamentale è stata la condivisione di quanto accaduto, così da mettere insieme tutti gli elementi utili alle forze dell’ordine per rintracciare i truffatori».

FORMENTINI guarda avanti, a ciò che si può imparare: «Un’esperienza come questa può essere utile per rinnovare l’invito a tutti i produttori: meglio fare sempre molta attenzione e non farsi ingolosire, per la promessa di guadagni, da persone di cui non si ha troppa fiducia».

Nel male però si può anche scorgere una nota positiva: «È davvero brutto che succedano queste cose, come se non bastasse il rischio d’impresa, ci si mette anche il rischio di truffa. Ma anche questo può essere visto come un indicatore che riconosce l’alto valore dei nostri prodotti». Ovvero, il Lugana è richiesto e ha mercato: anche questa vicenda, paradossalmente, lo dimostra.

L’invito a stare attenti arriva anche dal Commissariato: «Si raccomanda alle aziende vitivinicole - si legge in una nota - una particolare attenzione nella vendita del loro prodotto a compratori sconosciuti, effettuando tutte le verifiche necessarie». A.GAT.

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