«Via i sigilli dalla passeggiata di Punta Grò»

di Maria Lisa Piaterra
Il punto in cui la passeggiata si interrompe ed inizia l’area dei cantieri sottoposta a sequestro penaleIl portavoce del comitato Jerry GerolamoL’accesso interdetto in un altro punto della zona
Il punto in cui la passeggiata si interrompe ed inizia l’area dei cantieri sottoposta a sequestro penaleIl portavoce del comitato Jerry GerolamoL’accesso interdetto in un altro punto della zona
Il punto in cui la passeggiata si interrompe ed inizia l’area dei cantieri sottoposta a sequestro penaleIl portavoce del comitato Jerry GerolamoL’accesso interdetto in un altro punto della zona
Il punto in cui la passeggiata si interrompe ed inizia l’area dei cantieri sottoposta a sequestro penaleIl portavoce del comitato Jerry GerolamoL’accesso interdetto in un altro punto della zona

Oltre 750 firme raccolte per sollecitare l’autorità giudiziaria al dissequestro del percorso naturalistico Lugana Marina, a Sirmione. A portare avanti la crociata il «Comitato riqualificazione Sirmione Punta Grò», che in poco più di un mese ha raccolto 500 firme cartacee e 267 online attraverso un’apposita petizione lanciata tramite la piattaforma change.org. L’OBIETTIVO dichiarato è quello di raggiungere quota mille. «La raccolta firme sta proseguendo a gonfie vele - spiega il portavoce del Comitato, Jerry Gerolamo - non appena arriveremo a mille le consegneremo nelle sedi preposte appellandoci all’interesse del bene comune». L’area in questione, lo ricordiamo, è stata sottoposta a sequestro penale dai Carabinieri Forestali di Salò lo scorso 30 gennaio a causa di una difformità riscontrata nella larghezza del camminamento, non ancora completato, rispetto a quanto previsto dal progetto originale. Progetto che prevedeva la riqualificazione di un tratto lungo circa un chilometro e mezzo affacciato sul lago e immerso nel verde attraverso la realizzazione di una nuova passeggiata. Da allora si sono succeduti una serie di sopralluoghi, ma la situazione resta in stand by. L’area continua a essere presa d’assalto da cittadini e turisti, nonostante quotidianamente vengano ripristinati i sigilli che ne dovrebbero interdire l’ingresso a chiunque. L’accesso incontrollato ha portato a una serie di problematiche aggiuntive, legate in particolare alla pulizia e alla manutenzione della zona. Da ultimo si è aggiunto anche il parziale crollo della passerella in legno, lunga in tutto 350 metri, che all’interno dell’area collega il bar Lugana Beach all’ex sede dei Volontari del Garda. A fronte di tutto questo, un gruppo di cittadini ha deciso di unire le forze dando vita al «Comitato di riqualificazione Sirmione Punta Grò». «IL COMITATO - prosegue Gerolamo - è nato dall’idea di un gruppo di cittadini, per lo più residenti nel territorio di Sirmione o nelle zone limitrofe, e ha come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente e della salubrità della zona, integrando i diversi aspetti che interagiscono nel complesso equilibrio della riqualificazione ambientale, residenziale e turistica del territorio». Insomma, l’idea lanciata è quella di un progetto specifico che a 360 gradi prenda in esame l’intera fascia a lago compresa tra il porto di Lugana e Punta Grò. Il Comitato, che si dichiara assolutamente estraneo a qualsiasi associazione o schieramento politico, punta dunque a rivalorizzare tutta la zona nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini, dall’alto di una visione globale dei problemi. «È assurdo - conclude il portavoce del gruppo - che per pochi centimetri di asfalto sia stato reso legalmente inutilizzabile un tratto di lago, abitualmente luogo di elezione per il tempo libero delle famiglie e di molti cittadini». Per chi si volesse unire al Comitato e firmare la petizione è possibile farlo attraverso la pagina Facebook o cliccando sul sito internet comitatoriqualificazione.com. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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