Vita nuova per il mitico chiosco Salfor

di Alessandro Gatta
Il chiosco Salfor a Padenghe: il Comune cerca investitori privati
Il chiosco Salfor a Padenghe: il Comune cerca investitori privati
Il chiosco Salfor a Padenghe: il Comune cerca investitori privati
Il chiosco Salfor a Padenghe: il Comune cerca investitori privati

Era pittoresco, caratteristico, uno dei rari chioschi di pesce di lago a prezzi modici, direttamente dal pescatore al piatto del ristorantino sulla spiaggia. Ora il mitico chiosco «Salfor» di Padenghe si prepara a una nuova vita: chiuso da più di un anno, è tornato nella disponibilità del Comune che lo ha messo a bando per la gestione ventennale, sempre come ristorante. L’obiettivo del sindaco Patrizia Avanzini è un restyling totale, «nell’ottica di valorizzare l’offerta turistica e ristrutturare l’immobile, oggi in condizioni di degrado». Bene la riqualificazione, anche se i clienti «storici» sperano ancora in un ritorno del pesce di lago e a prezzi modici, come una volta: il menù lo farà il nuovo gestore. LA STRUTTURA si trova in fondo a via San Cassiano, affacciata sulla spiaggia e sulla passeggiata a lago: una posizione invidiabile che per questo ha già attirato interesse. L’ipotetico progetto di recupero, redatto dall’Ufficio tecnico, prevede un investimento di circa 350 mila euro (a carico del futuro gestore) per realizzare un ristorante da 70 metri quadrati, con terrazza da 40 e portico da 16, e la possibilità di posizionare ex novo un chiosco bar sulla spiaggia da 60 mq. Il canone annuo da versare al Comune sarà crescente: 15 mila euro per il primo quinquennio, 22 mila per i cinque anni successivi, poi 34 mila e 42 mila. La gestione durerà 20 anni a partire dalla firma del contratto: l’affidatario avrà 30 giorni di tempo per firmarlo dopo l’aggiudicazione, poi 120 giorni per presentare il progetto esecutivo di ristrutturazione, altri 12 mesi per concludere le opere edili. Impossibile che venga aperto per questa estate, ma la «macchina» è partita. LE OFFERTE vanno presentate entro il 9 aprile, poi l’11 ci sarà l’apertura delle buste. Sicuramente sarà un ristorante, ma le sue caratteristiche le deciderà il gestore: vietato solo farne night club o una discoteca, proibite anche le slot-machines. Il Comune ha preparato anche un piano finanziario: circa 900 mila euro il valore totale dell’investimento, quasi 7 milioni il fatturato previsto in 20 anni. •

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